Disagi

Servizio skibus della Val di Fassa in tilt, in malattia 15 autisti

Sono state cancellate fino al 40 per cento delle corse a causa dell’arrivo di numerosi certificati medici da parte degli autisti. Trentino Trasporti, però, sta tamponando la situazione



VAL DI FASSA. Le corse degli skibus in Val di Fassa, in questi giorni, tra i più “caldi” della stagione, sono state cancellate fino al 40 per cento del totale. Il servizio Skibus della Val di Fassa, infatti, è stato messo in crisi da una vera e propria “pioggia” di certificati medici: sono addirittura 15 gli autisti che si sono ammalati proprio il giorno in cui dovevano prendere servizio per il picco stagionale, ovvero nel weekend di Natale.

La notizia è arrivata all'Apt della Val di Fassa da un momento all’altro solo il 23 dicembre e il servizio è andato quindi in tilt. Quello, infatti, era il giorno in cui gli autisti e i bus sarebbero dovuti arrivare da Roma, dove ha sede la ditta vincitrice dell'appalto di Trentino Trasporti per il servizio Skibus in alta stagione. Però invece degli autisti, all’azienda sono arrivati i certificati medici.

Sono stati quindi numerosi i disagi causati ai turisti, in parte tamponati da Trentino Trasporti tanto che ieri, la Vigilia di Natale, la percentuale delle corse soppresse è scesa dal 40 al 20 per cento.

“Stiamo facendo i miracoli, grazie agli sforzi del gestore pubblico”, ha affermato il direttore dell'Apt Val di Fassa Paolo Grigolli. “Si evidenziano però in questo modo le fragilità di un servizio così strategico per il turismo, che muove nelle valli circa 100-150mila persone e che dipende da una ditta esterna” ha concluso.

Nei prossimi giorni i disagi dovrebbero ridursi ancora di più e tutte le linee dovrebbero essere garantite, ma non si escludono ancora ritardi. 













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