Scoperto l'insieme di geni alla base del "falso frutto" delle fragole
I risultati di una ricerca internazionale, alla quale hanno collaborato anche i ricercatori di San Michele all'Adige, saranno utili per diverse colture
TRENTO. Scoperto l'insieme di geni che determina lo sviluppo delle fragole. E' il risultato di una ricerca di un gruppo internazionale che ha identificato per la prima volta i meccanismi genetici alla base dello sviluppo di questo "falso frutto" primaverile.
Lo studio, pubblicato sulla rivista GigaScience e coordinato dai ricercatori della britannica Driscoll's Genetics, è stato realizzato da genetisti e bioinformatici dell'Università di Pisa e dai ricercatori delle università di Modena, Milano, Padova e della Fondazione Mach di San Michele all'Adige.
«Abbiamo confrontato il genoma della fragola e quello di una specie vicina, la Potentilla micrantha, che non produce i tipici frutti carnosi della specie coltivata», ha detto Andrea Cavallini, dell'Università di Pisa.
Grazie a questo confronto, ha spiegato, sono stati identificati «i meccanismi genetici che sono potenzialmente alla base dello sviluppo delle fragole, in realtà un falso frutto, prodotto dall'accrescimento del ricettacolo dell'infiorescenza».
Lo sviluppo sembra essere legato alla diversa espressione di alcuni geni, che controllano la produzione di proteine chiamate 'Mads-box', molto più attive nella fragola e che sono già note per essere implicate nello sviluppo del frutto in altre specie.
Per Flavia Mascagni, sempre dell'Università di Pisa, i risultati costituiscono «una risorsa preziosa per studi futuri sullo sviluppo del frutto nella fragola e in altre rosaceae e rappresentano uno dei primi genomi di piante superiori».