gli accertamenti

Sciatore diciottenne morto in pista a Folgarida-Marilleva, aperta un'inchiesta

Nominato dalla Procura un consulente per chiarire la dinamica. Al centro delle indagini la posizione dell'albero, oltre alle condizioni di sicurezza del tracciato



TRENTO. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo e nominato un perito - l'ex ispettore di polizia ed esperto di sicurezza sulle piste Roberto Nizzi - per ricostruire la dinamica dell'incidente costato la vita a Nicolò Mainoni.

Il 18enne della provincia di Como mercoledì è morto in ospedale a Trento, dove era arrivato in elicottero per la gravità dei traumi riportati dopo essersi schiantato contro un albero mentre sciava sulla sulla pista "Provetti", una "nera" ad elevata difficoltà nel comprensorio sciistico di Folgarida-Marilleva, in Trentino. Il giovane, studente all'ultimo anno dell'istituto d'istruzione superiore statale "Vanoni" di Menaggio, era in valle di Sole con la famiglia per qualche giorno di vacanza.

Secondo quanto ricostruito, il 18enne (ne avrebbe compiuti 19 a marzo), che indossava regolarmente il casco protettivo, avrebbe perso il controllo degli sci nella parte finale della "Provetti" terminando oltre il limite destro dalla pista e schiantandosi contro un albero.

Proprio la posizione dell'albero, oltre alle condizioni di sicurezza del tracciato, sono al vaglio degli inquirenti. È stata disposta anche l'autopsia sul corpo del giovane.













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