«Ufficiali inetti e ordini infami» c’è anche l’Anpi di Trento

ROVERETO . Anche l'Anpi di Trento e Zona, sezione Mario Pasi, aderisce «con convinzione» al Comitato "Insubordinate ed insubordinati" che si propone la cancellazione dei nomi dei generali Luigi...



ROVERETO . Anche l'Anpi di Trento e Zona, sezione Mario Pasi, aderisce «con convinzione» al Comitato "Insubordinate ed insubordinati" che si propone la cancellazione dei nomi dei generali Luigi Cadorna e Andrea Graziani da vie e piazze nel territorio del Trentino. «Non è il caso di ripetere le motivazioni alla base della proposta che trovano piena legittimazione storica negli innumerevoli, vergognosi e brutali episodi di fucilazioni sommarie di militari, colpevoli spesso di mancanze lievi come il non saluto a qualche ufficiale» scrive il presidente Enrico Paissan. «La ricorrenza del centenario ha fortunatamente stimolato la ricerca storica ad indagare in profondità la terribile realtà che stima, in modo documentato, nell'ordine di migliaia il numero soldati italiani morti per responsabilità di ordini scellerati, spesso senza nemmeno la finta di un verdetto di corte marziale e i cui nomi sono consegnati alla "vergogna patria". Per non parlare delle spaventose decimazioni seguite alla rotta di Caporetto. "Grande guerra e piccoli generali", titola un volume che Lorenzo Delboca ha dedicato a queste tristi e sanguinose vicende nascoste per troppo tempo da una assurda retorica e dalla reiterata volontà di non voler restituire verità ed onore a quanti sono caduti per questi ordini infami».















Scuola & Ricerca

In primo piano