Scuola musicale: «Non è un bando per pensionati»

Rovereto. La risposta tecnica alla interrogazione di Marco Zenatti arriverà con le forme ed i tempi dovuti, ma intanto l’assessore alla cultura e vicesindaco Cristina Azzolini tiene a rasserenare la...



Rovereto. La risposta tecnica alla interrogazione di Marco Zenatti arriverà con le forme ed i tempi dovuti, ma intanto l’assessore alla cultura e vicesindaco Cristina Azzolini tiene a rasserenare la popolazione: a Palazzo del Podestà non sono impazziti. E l’ipotesi che per la direzione della Scuola Musicale il comune cerchi “un pensionato” non è solo balzana, ma anche del tutto infondata.

Lo sosteneva in una interrogazione il consigliere comunale Marco Zenatti. Rifacendosi al bando pubblicato proprio per mettere a concorso quel posto. In verità, spiega Azzolini, la lettera del bando sembrava abbastanza chiara, ma evidentemente non lo è del tutto. Tra i requisiti richiesti per il candidato direttore della Civica, all’articolo 3 si prevede la “assenza di incarichi di direzione artistica o didattica” in altre scuole musicali o conservatori o simili. È la cosiddetta clausola di esclusività: va letta nel senso che chi dovesse vincere il bando e diventare direttore della Civica (per i prossimi tre anni: 30 mila euro di compenso all’anno) non potrà essere contemporaneamente direttore anche da un’altra parte. Quindi se oggi lo fosse, dovrebbe una volta vinta la gara dimettersi dall’altro incarico. «Il senso è che non si possono, per noi, sovrapporre più direzioni. Ma non significa che uno debba essere un pensionato».

Il bando anzi, riconoscendo un valore significativo anche ai titoli artistici, vorrebbe andare proprio in direzione opposta: consentire anche a dei giovani di non essere tagliati fuori, come sarebbe se si valutassero solo le esperienze maturate da direttori di scuole musicali. «È una impostazione che abbiamo pensato perché vogliamo che il futuro direttore abbia anche la capacità di promuovere la scuola in un rapporto importante con il territorio, non solo di dirigerla amministrativamente». Insomma, a tutto si pensa fuorché a un pensionato che punti a questo incarico per arrotondare, anche se ovviamente il bando è aperto a tutti.

A questo punto gli uffici provvederanno al più presto ad aggiungere una nota esplicativa al bando, nel modo che tecnicamente si vedrà essere possibile, per chiarire oltre ogni possibile dubbio che quel che si vuole è un direttore che non affianchi questa ad altre direzioni di scuole attive nello stesso settore.













Scuola & Ricerca

In primo piano