Rovereto. Le modalità di assegnazione della gestione (senza una gara pubblica), la suddivisione delle spese e le modalità di utilizzo dello Stadio Quercia secondo i consiglieri provinciali 5 Stelle Alex marini e Filippi Degasperi contrastano con le normative nazionali e provinciali e con il regolamento del Comune. E chiedono alla Provincia prima di tutto di fare chiarezza sulla regolarità della procedura seguita dalla giunta roveretana, e poi di intervenire in modo da correggere almeno quella che a loro sembra la stortura più grave: l’impossibilità per i privati cittadini di accedere all’impianto. Cosa che per esempio è possibile allo stadio di Trento, dove pagando il singolo ingresso o un abbonamento si può utilizzare il campo scuola di atletica.

A Rovereto la gestione del Quercia è affidata alla Unione Sportiva Quercia. La convenzione era scaduta nel 2017 ed è stata prorogata fino al 31 dicembre di quest’anno. Secondo i 5 Stelle, senza una gara che sarebbe invece stata necessaria. Inoltre il regolamento comunale prevede che le spese di gestione e di manutenzione ordinaria siano interamente a carico della società che ha in gestione gli impianti. Invece l’Us Quercia paga solo il 25 per cento delle spese di elettricità, acqua e gas, col resto a carico del Comune. Comune che inoltre le assegna un contributo di 45 mila euro, tra Us Quercia (15 mila) e gruppo dilettantisco Palio della Quercia (30 mila). Secondo Marini e Degasperi, violando il regolamento. Infine il godimento degli impianti sportivi: dovrebbe essere, se sono pubblici, aperto a tutti i cittadini, e non solo alle associazioni sportive. Un roveretano che vuole fare atletica, dovrebbe poterlo fare nel “suo” stadio, anche se non è agonista e legato a qualche società sportiva. Invece non c’è alcun modo di farlo: lo stadio per il privato cittadino è irraggiungibile. Cosa che per i 4 Stelle contrasta con leggi, sentenze ed anche con il buon senso.