ALA. L’allarme è arrivato attorno alle 9 di ieri mattina; considerato quanto quella strada sia frequentata, la frana deve essersi staccata pochi minuti prima. E per pura fortuna è piombata sulla provinciale della destra Adige in località Santa Lucia, tra Mori e Chizzola, proprio mentre non passava nessuno.

In quel tratto la strada corre al piede di una balza rocciosa quasi verticale, coperta da una stentata boscaglia del tutto inefficace nel trattenere eventuali rocce in movimento. La massa di ieri, stimabile in una decina di metri cubi di roccia, si è staccata molto in alto, e si è rapidamente frantumata in quattro massi più grandi, di circa un metro cubo ciascuno, e in un scarica di sassi e massi di misure meno imponenti, ma tutti comunque in grado di sfondare qualsiasi carrozzeria. Sulla strada il materiale è arrivato aprendosi a ventaglio durante la caduta, fino ad interessare un tratto di una cinquantina di metri. I massi più importanti hanno sfondato asfalto e massicciata della strada, lasciando buche profonde una trentina di centimetri. Uno ha anche divelto il guardrail verso valle: lo ha fermato un poggiolo erboso, altrimenti rarebbe arrivato fino all’Adige. Tutti hanno divelto e strappato le reti paramassi che si trovano a una decina di metri dalla strada, nel tentativo di proteggerla.

La provinciale della Destra Adige è stata immediatamente chiusa al traffico, e si prevede che non potrà tornare transitabile prima della metà della prossima settimana. Non solo e non tanto per il lavoro di rimozione dei massi e riparazione del danno a carreggiata e guard rail, ma per il ben più impegnativo lavoro di disgaggio a monte: nella loro caduta, i massi hanno mosso una gran mole di materiale e maceria, minandone la stabilità. Tutto deve essere fatto cadere a valle, e solo quando si riterrà che sulla scarpata sono rimasti solo sassi abbastanza stabili si potrà ripulire la strada e riaprirla al traffico.

In quel tratto la Destra Adige è di fatto il collegamento più utilizzato tra Mori ed Ala, sia perché è il più breve sia perché permette di evitare incroci e zone densamente abitate che allungano i tempi.