Di Michele racconta gli “italiani d’Austria” tra due divise
ROVERETO. Stasera alle 19 alla libreria Arcadia di via Fontana Andrea Di Michele presenta “Tra due divise. La Grande Guerra degli italiani d’Austria”. Furono oltre centomila i soldati sudditi dell’Imp...
ROVERETO. Stasera alle 19 alla libreria Arcadia di via Fontana Andrea Di Michele presenta “Tra due divise. La Grande Guerra degli italiani d’Austria”. Furono oltre centomila i soldati sudditi dell’Impero asburgico appartenenti alla minoranza italiana che durante la Prima guerra mondiale combatterono “dall’altra parte”. Parlavano la lingua del nemico e furono per questo considerati inaffidabili e sospetti. Inviati per questo motivo soprattutto sul lontano fronte russo, in migliaia furono fatti prigionieri. Contesi tra Italia e Austria, vennero visti da entrambe le nazioni belligeranti con sospetto. “Tra due divise”, uscito per Laterza, dello storico Andrea Di Michele, parla di loro. Che cosa succede quando si perde la memoria? Se fossimo in campo medico la risposta sarebbe abbastanza semplice, dato che c'è tutta una letteratura scientifica, molto specifica, che tratta e tenta di curare tutti i disturbi legati alle carenze di memoria. Ma “Tra due divise. La Grande Guerra degli italiani d'Austria” tratta di tutt'altro argomento. Il libro analizza una pagina poco nota, poco dibattuta e poco ricercata della Prima Guerra Mondiale. Parla di quegli italiani, o meglio, di quei futuri italiani che, per una ragione o un'altra, finirono durante il conflitto bellico a servire e combattere l'Impero Austro-Ungarico, quindi, a conti fatti, a essere "dall'altra parte della trincea" rispetto agli eserciti tricolori. Una storia per lunghi anni dimenticata, dato che questi soldati "tra due divise" stavano in una vera e propria terra di nessuno. Di Michele analizza bene le varie possibilità di questo cambiamento ora forzoso ora voluto, di divisa, tra sincero slancio patriottico e l’ostilità con cui venivano visti, come "imboscati", mezze spie o disertori della patria.