Cocaina e biciclette rubate la “retata” al parco di S. Maria 

L’azione di polizia e vigili urbani. Messa subito a frutto l’operazione di pulizia dagli arbusti che ha reso impossibili fughe e occultamenti. Due giovani segnalati per possesso di droga e un uomo denunciato per ricettazione di bicicletta


LUCA MARSILLI


Rovereto. La richiesta di “disboscare” i parchi cittadini è arrivata dalle forze dell’ordine. Che alle continue proteste perché i parchi (più o meno tutti: piazzale Orsi, giardini Perlasca, via Dante, Santa Maria) si sono trasformati negli anni in squarci di degrado in piena città, hanno risposto chiarendo che uno spazio non recintato e con cespugli ed alberi che impediscono la vista rende praticamente impossibile il controllo.

La “pulizia” dei parchi

E quindi avanti di roncola e motosega. Prima “vittima” la boscaglia che ornava il versante ovest della collinetta dei giardini Perlasca, diventata negli anni cortina di protezione per lo spaccio più o meno organizzato ma comunque costante che si svolgeva lì. Poi è stata la volta del parco di Santa Maria, relativamente piccolo ed allungato ma che aveva nel porticato e nella fascia di arbusti che lo separava dalla strada due zone sostanzialmente invisibili. Adesso con l’occasione dei lavori di ampliamento del parco verso il Leno e del rinnovo del centro tennis, la stessa operazione di pulizia toccherà anche ai giardini di via Dante. È triste, perché è l’ultimo passo di una evoluzione poco fortunata. Una volta c’erano recinzioni e custode, poi erano rimaste le sole recinzioni, poi si è deciso che il parco deve essere permeabile e che fossero le cortine di piante a segnare la discontinuità col tessuto urbano. Adesso si eliminano anche quelle.

È una mossa che sacrifica il senso di pace e isolamento che fa di un parco urbano un luogo protetto dalla città, ma che pare inevitabile per evitare che da boschetto il parco si trasformi in jungla, nel senso salgariano del termine.

Arriva la polizia

Ieri la “deforestazione” del parco di Santa Maria ha dato comunque il primo risultato concreto. Vigili urbani e polizia hanno compiuto nella serata di mercoledì una operazione congiunta di controllo. Si potrebbe dire una retata. E senza più nulla dove potersi nascondere, è stato come prendere i pesci rossi nell’acquario.

Droga e bici rubate

Due giovani, molto giovani, residenti in comuni limitrofi a Rovereto, sono stati trovati in possesso di pochi grammi di cocaina. Impossibile dire se per uso personale (e vista l’età forse la cosa più preoccupante sarebbe proprio questa) o destinata alla vendita. Sono stati segnalati al Commissariato del Governo e la droga è stata sequestrata.

Inoltre un senegalese ventinovenne è stato denunciato per ricettazione: aveva con sé una bici di dubbia provenienza e non ha dato spiegazioni che andassero oltre il “me l’ha data un amico”.

Una seconda bicicletta è stata trovata poco lontano, apparentemente incustodita. È stata portata in commissariato in attesa di risalire al proprietario.













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