Bimbi picchiati e figlia di 10 anni abusata, sette anni al padre violento
Per anni avrebbe picchiato sistematicamente i suoi due figli. In una occasione sarebbe andato oltre, violentando la piccola
ROVERETO. Per anni avrebbe maltrattato i due figli, all’epoca piccolissimi. E in una occasione, secondo quanto ricostruito molti anni dopo il fatto, avrebbe anche abusato sessualmente della figlia femmina, che all’epoca aveva poco più di 10 anni.
È una pessima storia quella che ieri mattina (13 settembre) è stata ricostruita davanti al Gup Monica Izzo, in una lunghissima udienza, dopo che l’accusato aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato.
Tutto sarebbe avvenuto in una località del basso Trentino dove l’uomo all’epoca viveva con la famiglia. Trentino, violento, con qualche precedente penale legato proprio ad episodi di intemperanze, in famiglia aveva lo stesso atteggiamento aggressivo. E proprio questo avrebbe portato alla fine del matrimonio.
Ma senza che la madre cogliesse la gravità dei maltrattamenti che il marito aveva operato sui bambini né, soprattutto, sapesse nulla di quell’unico episodio in cui avrebbe abusato sessualmente della bambina. Tanto che anche dopo la separazione l’uomo aveva continuato a vedere i figli. E a “punirli” con percosse più o meno sistematiche, oltre ad imporre loro un clima sostanzialmente di terrore.
Tutta la vicenda è venuta alla luce solo quando la figlia, ormai a 5 anni di distanza dalla violenza subita, si è sentita male. Una crisi riconducibile ad un attacco di panico, cercando le ragioni della quale chi ha parlato con lei è riuscito a far aprire la ragazza. Che a quel punto ha raccontato degli anni di maltrattamenti subiti da lei e dal fratello.
L’accusa, sostenuta dal procuratore Davico, ed il giudice Izzo si sono trovati perfettamente allineati non solo nel dedurre dalle prove la colpevolezza dell’uomo, ma anche nel quantificare la pena adeguata: 7 anni e 4 mesi di reclusione. Con sospensione della potestà genitoriale e interdizione da tutti gli uffici che comportino contatto con minori. Resta inoltre in vigore il divieto di avvicinamento ai figli stabilito quando i fatti sono venuti alla luce.