Arrivano i ladri al “villaggio alpino”
Forzata la porta di una casetta, ma non c’erano né soldi né computer. Striscioni danneggiati, insulti e bandiere sparite
ROVERETO. Nei giorni scorsi sono stati presi di mira gli striscioni (tagliati a pezzi e accompagnati da insulti con lo spray) che danno il benvenuto all’adunata degli alpini. Poi parecchie bandiere (da Santa Maria a Lizzanella a corso Bettini) sono state strappate o rubate. Ora è la volta del “villaggio alpino” allestito ai giardini di via Dante. L’altra notte con un tronchese è stato tagliato il lucchetto di una porta delle casette dove i ladri speravano di trovare soldi o computer. Un tentativo di furto andato a vuoto perché non hanno trovato nulla: gli alpini si erano portati via qualche ora prima sia la cassa che i due computer. «Un brutto episodio proprio nel giorno di apertura delle casette: le avevamo aperte domenica in occasione della marcia ciclopedonale per la pace dopo aver lavorato anche sotto l’acqua pur di riuscire ad arrivare in tempo. Che ci vogliamo fare? Non ci scoraggeremo e andremo avanti senza timori...» afferma Roberto Forrer, coordinatore del Corso S. Ilario che ha in gestione il villaggio. Forrer è stato svegliato poco dopo la mezzanotte dal corpo di vigilanza notturna Cvn che durante il servizio di ronda si è accordo del lucchetto spezzato tra le 21.45 (orario di chiusura delle casette) e la mezzanotte. «Secondo me ci hanno tenuti d’occhio e probabilmente già nel pomeriggio avevano visto che oltre alla cassa c’erano anche due computer... Speravano di trovarli, ovviamente, ma non siamo stati così sprovveduti da lasciarli lì» aggiunge Forrer. Come interpretare il gesto? Come un tentativo di furto o un atto di vandalismo mirato contro gli alpini? «Non so lo, mi auguro che i roveretani da giovedì alla riapertura delle casette animino questo villaggio per quattro giorni di festa in amicizia..» conclude il responsabile mentre sul villaggio saranno ora le telecamere a sorvegliare girano e notte...»
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