La scuola per Oss si sposta negli spazi della Miralago 

La novità. In vista della ripartenza dell’anno scolastico la giunta ha deciso di trasferire i corsi dell’Opera Armida Barelli da Sant’Alessandro. Riorganizzato anche il servizio mensa


MATTEO CASSOL


Riva. La scuola per Oss si sposta dalle elementari di S. Alessandro, dov’era ospitata da molti anni: sarà alla Miralago, al primo piano dell’immobile che ospita anche l’asilo montessoriano. È una delle misure adottate dall’amministrazione comunale rivana in vista della ripartenza (con misure antiCovid) dell’anno scolastico. Per l’adeguamento dell’ex colonia in vista del trasferimento della scuola per operatori socio-sanitari dell’Opera Armida Barelli è necessario un intervento per ottenere l’agibilità del primo piano e per realizzare una “bussola” di ingresso al piano terra, creando così una separazione rispetto all’unità riservata all’asilo: le spesa complessiva prevista è di 61.695 euro, di cui 39.108 per lavori a base d’asta e 22.587 per somme a disposizione. Scaduto il contratto di affitto a fine agosto, lo “sgombero” da S. Alessandro è previsto domani.

«Così facendo – spiega l’assessore ai lavori pubblici e al patrimonio Alessio Zanoni – si recuperano spazi (tra aule grandi all’ultimo piano) per dare più agio in tempi di Covid al servizio mensa delle elementari, mentre per la scuola professionale non ci saranno problemi visto che i corsi partiranno ai primi di novembre, dunque c’è tutto il tempo per allestire la nuova sede nell’edificio centrale della Miralago, un intervento di modesta entità che partirà il 14 settembre e durerà una ventina di giorni in vista del quale ci siamo già coordinati con l’associazione Montessori».

Sempre in tema di mensa, la riorganizzazione del servizio è stata discussa dal Comune con i dirigenti della Comunità di Valle e con la Risto 3: «Per evitare di dover ricorrere a tripli turni o di costringere una parte degli alunni a mangiare in classe – dice Zanoni – per l’istituto Riva 1 molto probabilmente si utilizzerà una parte della palestra delle Nino Pernici, considerando l’ampia palestra delle Damiano Chiesa già presente per l’attività motoria nello stesso edificio. Per le elementari di Varone la ditta dovrebbe essere in grado di consegnare per tempo la nuova cucina e la nuova mensa. A Rione per i pasti non ci sono problemi, mentre sono state sdoppiate alcune classi. Per quel che riguarda le superiori, i dirigenti ci hanno chiesto una mano per smistare i flussi in uscita. Per il Maffei, la sede storica aveva già le uscite separate, mentre per la sede distaccata all’ex ospedale abbiamo concordato di mettere in sicurezza con dei parapedonali e con segnaletica a terra l’uscita che verrà attivata dall’ex pronto soccorso, nella parte nord del compendio. Più complicata la situazione al Floriani, dove tanti purtroppo arrivano in auto. Per sdoppiare le uscite l’istituto ha previsto di utilizzare anche il giroscale sul retro: abbiamo concordato di creare un percorso pedonale protetto che scende lungo il cantiere comunale a nord. Abbiamo già disegnato le doppie linee bianche continue a terra e abbiamo spostato i parcheggi verso ovest per dare continuità alla “L” attorno all’edificio, dopodiché – conclude l’assessore – verrà tolta una parte della recinzione per creare un cancello».













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