La cooperazione edilizia rinasce con Caviva 

Torna nell’Alto Garda una coop destinata al mattone: già avviato un progetto per un terreno a Riva. «Torniamo ai valori, per l’abitazione solo i costi effettivi» 


di Leonardo Omezzolli


ALTOGARDA. Le cooperative edili hanno fatto la storia dell’edilizia sociale negli anni 50 del ‘900 per poi scomparire a poco a poco sotto i colpi prima dell’edilizia privata e poi sotto quelli ancora più duri della crisi di questo secolo. Fa inevitabilmente notizia la volontà di un gruppo di soci capitanati da Davide Arrigoni di tornare a credere in quel mondo cooperativistico dando vita a Caviva, una nuova cooperativa abitativa che opererà nell’Alto Garda. Il loro primo cantiere sarà proprio in quel di Riva. «Quattordici mesi fa è nata questa idea e oggi - racconta Arrigoni - siamo pronti a rilanciarci concretamente nel nostro territorio, progettando e realizzando le abitazioni dei nostri soci secondo le loro esigenze, ascoltando ciò che per loro significa “casa” e mettendo in campo qualità e professionalità». Arrigoni, 36 anni, arcense, è nel mondo delle cooperative dal 2001 ed oltre a Caviva è responsabile tecnico amministrativo di Coop Casa, la società di consulenza trentina che aiuta le persone a realizzare il sogno di costruire la propria abitazione tramite la formula cooperativa. «Ci faremo supportare dai tecnici e dalle strutture di Coop Casa - racconta - ma la nostra forza e il nostro obiettivo saranno proprio quelli di legarci al territorio distinguendoci per quell’elemento fiduciario tipico della bottega sotto casa. Proprio per questo con Caviva ho voluto contattare persone qualificate e di fiducia con cui costruire la nostra cooperativa e addentrarci nel tessuto altogardesano». Per Arrigoni la volontà è quella di ritornare ai valori dello spirito cooperativistico dove i costi dei soci che attendono la propria casa non saranno altro che i costi effettivi di realizzazione andando ad eliminare quelli che in altre realtà sono aggravati dall’utile d’impresa. «Siamo e vogliamo essere una cooperativa - chiarisce - i soci si metteranno in lista e potranno realizzare la casa dei propri sogni. Una struttura di qualità, magari con tempi leggermente più lunghi rispetto a chi si confronta con il settore privato, ma sgravati da tutti quei costi che le imprese devono sostenere per fare utile. Il nostro costo sarà semplicemente la sommatoria dei costi di realizzazione». Il 14 ottobre del 2016 l’idea di Caviva ha preso forma con Arrigoni che si è mosso nell’Alto Garda per creare la propria squadra e cercare i primi soci. Oggi Caviva è ufficialmente attiva e in trattativa per l’acquisizione del primo terreno, sul comune di Riva, dove andrà a realizzare la prima struttura. «Vedo un futuro roseo per la cooperativa - ha ammesso -. Certo è una realtà che avrà bisogno di tempo per affermarsi, ci basiamo su una visione un po’ romantica da un lato, ma dall’alto mettiamo in campo la qualità». Arrigoni e i soci si sono presentati recentemente a Palazzo Marchetti ad Arco dove hanno raccontato chi sono e i loro intenti in tutto l’Alto Garda.













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