«I bisogni della gente e delle aziende: le priorità per il prossimo biennio» 

Verso le comunali. Il sindaco Mosaner corre per la riconferma. Programma di 71 pagine, sostanzioso di idee e proposte: «Landscape 2030? Noi rimaniamo con i piedi per terra, con una programmazione che coniughi innovazione e sostenibilità. Coalizione con poche modifiche»


MATTEO CASSOL


Riva. Ieri abbiamo illustrato le 9 pagine di novità della proposta elettorale del centrodestra di Cristina Santi. Oggi, per quanto consentano gli spazi, tocca alle 71 pagine di continuità del programma del centrosinistra di Adalberto Mosaner («è dovere di un'amministrazione che ha fatto un percorso concreto quello di dare una certa corposità»). La presentazione è avvenuta al Parco della Libertà (ex cimitero): «Davanti alla stele che commemora i morti della battaglia di Riva – ha detto il (ri)candidato sindaco – luogo simbolo di democrazia e dei nostri valori. La nostra coalizione si ripresenta con qualche modifica ma confermata nella sostanza. È fatta da una somma di individui con un obiettivo comune, altri sono solo somme di individui. Da questi mesi di emergenza rischiamo di uscire peggio di come siamo entrati. Per questo dobbiamo lavorare assieme, non solo come maggioranza. Maggioranza dalla quale peraltro qualcuno ha voluto uscire. Mentre c’è chi propone “Landscape 2030”, noi rimaniamo con i piedi per terra. Dobbiamo partire dai bisogni delle persone e delle aziende. La prossima amministrazione si troverà a far fronte a esigenze straordinarie per almeno un biennio e contestualmente a guardare avanti con una programmazione che coniughi innovazione e sostenibilità». In questo senso, ecco i principali obiettivi.

Urbanistica. I principi ispiratori sono consumo zero di suolo, recupero a verde o agricolo, rigenerazione e riqualificazione urbana e mobilità sostenibile, con un percorso condiviso oltre i confini comunali soprattutto per viabilità, fascia lago e attività produttive. Puntando al decoro architettonico e urbano, si vuole rivedere il regolamento edilizio. Si vuole proseguire nella riqualificazione della Baltera e nella manutenzione delle scuole.

Fascia lago. La coalizione intende portarne a compimento il prima possibile la valorizzazione con l’approvazione della variante 13 (affossata dalle minoranze e soprattutto da ex componenti di maggioranza), con l’obiettivo di realizzare uno dei più grandi parchi del Garda, «la cui progettazione complessiva dovrà nascere da un percorso partecipato». La Miralago dovrà diventare «un punto di riferimento sociale e culturale per bambini e giovani della zona, il fulcro della fascia lago attrezzato per attività ludiche, sportive, culturali e per eventi». Da salvaguardare l’attuale dislocazione del campo sportivo Benacense, «ormai così radicato nel panorama culturale e storico della città».

Mobilità. Gli obiettivi sono lo spostamento del traffico parassitario sul collegamento Loppio-Busa- Cretaccio-Ceole-Monte Oro (per alleggerire viale Rovereto senza gravare su via Brione), la limitazione del traffico sulla litoranea Riva-Torbole, la derubricazione della statale nel centro di Riva, la chiusura di viale Canella, la conversione a senso unico di viale dei Tigli (aprendo alla possibilità di realizzazione di una “piazza musicale” adiacente all’Inviolata e a disposizione della comunità e del vicino Conservatorio) e l’alleggerimento di viale Trento (per creare una nuova “cucitura” urbana fra tra i rioni Degasperi e Due Giugno, da riqualificare con mobilità lenta ed elementi di arredo urbano).

Grandi opere. Rigettata «ogni ipotesi di traforo del monte Brione in qualsiasi direzione esso avvenga, in quanto non è né ambientalmente compatibile né funzionale a un miglioramento della viabilità, che dovrà svilupparsi su altre direttrici». Dopo il tunnel da passo San Giovanni servono circonvallazione di Torbole e collegamento ferroviario rapido e diretto (merci comprese) tra l’Alto Garda e Rovereto, «accostato alla rete stradale, che è e rimarrà insufficiente nonostante le migliorie in essere e quelle future già programmate», ma «senza impattare sulla fascia lago». La stazione deve essere al Cretaccio, sul modello elvetico, con collegamento pubblico leggero fino al Garda. Prevista la realizzazione di «sistemi meccanicizzati di mobilità interna», purché ambientalmente compatibili, in senso nord-sud (tra Riva e Arco) ed est-ovest (che arrivino al polo fieristico), e poi eventualmente dislocati sul territorio gardesano in collaborazione con i comuni limitrofi. Le zone pedonalizzate e a traffico limitato andranno quindi progressivamente allargate sia verso Arco che verso Torbole e istituite anche nelle frazioni.

Riva città ciclabile. I prossimi interventi saranno il collegamento del Rione Due Giugno con l’asta del Varone, il completamento dell’asta dell’Albola e l’infrastrutturazione ciclabile di Rione Degasperi. Rione in cui un riassetto generale della qualità urbana vedrà un punto fondante nella realizzazione del nuovo polo scolastico: «L’arredo dello spazio tra il polo e la chiesa, a cui sono già destinati 1,5 milioni di euro, dovrà essere frutto di un percorso partecipato con la popolazione residente».

Altri interventi. Da implementare wi-fi gratuito e videosorveglianza. La ristrutturazione di Maso Ronc, da tempo attesa (per la realizzazione di un giardino botanico del Garda di concezione moderna, inteso come parco ricreativo e formativo), «sarà inserita in un quadro omogeneo di restituzione alla città di una parte importante di Riva».













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