«Difesa della tenuta democratica e sociale a rischio»
Riva. «L’uscita di scena di Molinari lascia tutta sul nostro schieramento l’incombenza della difesa della tenuta democratica e sociale della città»: lo dice l’assessore rivano Alessio Zanoni (Pd)...
Riva. «L’uscita di scena di Molinari lascia tutta sul nostro schieramento l’incombenza della difesa della tenuta democratica e sociale della città»: lo dice l’assessore rivano Alessio Zanoni (Pd) dopo la decisione da parte dell’ex sindaco-senatore di non presentarsi più come candidato primo cittadino del polo civico territoriale centrista, opposto in primis al centrosinistra dell’uscente Adalberto Mosaner. «Se da un lato questa rinuncia tende a semplificare il quadro – commenta Zanoni riguardo alla rinuncia di Molinari – dall’altro carica il nostro raggruppamento politico di maggiori responsabilità soprattutto per quanto attiene alla sfera dei valori democratici e della tenuta sociale. Infatti è ormai chiaro a tutti che la destra locale è in preda a una deriva estremista di cui troviamo ulteriore conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, nell’abbandono che ormai pare certo del consigliere Zambotti e nella quale il consigliere rimasto non fa mistero della sua vicinanza a movimenti estremisti, tanto che proprio in questi giorni ha preso le parti dei militanti di CasaPound, definendoli pubblicamente “gli amici”». Ma la stoccata è anche agli “orfani” di Molinari, in primis (per quanto non nominato) a Mauro Malfer, presidente di quella Comunità di Valle già attaccata per aver accettato la donazione di mascherine da CasaPound: «Noto poca attenzione su queste tematiche in ciò che rimane di esterno a noi nel panorama politico locale, dove anche attuali amministratori pubblici si sono dimostrati quantomeno “distratti” rispetto ai valori di fondo sui quali poggia la nostra pace sociale». M.CASS.