“Cura Santi” per cambiare Riva dalla fascia lago alla sicurezza 

Verso le comunali. La candidata sindaco del centrodestra presenta il suo programma elettorale. Con le critiche a chi ha amministrato finora la città («assoluto quanto negligente immobilismo), ma anche con una serie di nuove proposte


Matteo Cassol


matteo cassol

Riva. Nove pagine di critiche a chi ha amministrato finora, ma anche e soprattutto di proposte (la cui fattibilità andrebbe ovviamente approfondita) per modificare le cose: è quanto è contenuto nel programma elettorale del centrodestra rivano, guidato da Cristina Santi. Ecco una sintesi dei più significativi contenuti puntuali.

Fascia lago. Per la Lega e le altre cinque liste (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Vivi Riva, La Rocca e Rivanità) «le amministrazioni che si sono succedute nel tempo hanno dimostrato, al riguardo, un assoluto quanto negligente immobilismo che è sotto gli occhi di tutti». Sull’ex Cattoi l’obiettivo è «trovare un accordo che preveda o l'acquisizione dell’area da parte dell’amministrazione, o una transazione che soddisfi sia gli interessi pubblici che quelli del proprietario. Va verificata la possibilità di acquisizione del vecchio stabilimento per recuperarlo a uso pubblico» connesso con la Miralago. Miralago di cui si ritiene «il Comune debba acquisire la piena proprietà. Il complesso immobiliare potrà essere quindi ristrutturato e adibito ad attività culturali (università), ricreative o sportive (scuola internazionale di vela), con utilizzo pubblico del parco». Secondo il centrodestra, anche il campo della Benacense andrebbe riconvertito a parco pubblico, salvaguardando però la tribuna maroniana. La Spiaggia degli Olivi, invece, «deve ritornare a essere il centro delle attività turistiche, con la realizzazione di un complesso natatorio con piscina all'aperto e il riutilizzo delle cabine e del prendisole, che deve essere riportato alle origini (senza cementificazioni), con bar-ristorante e sala da ballo sulla terrazza, possibilmente con una gestione convenzionata con le attività turistico-alberghiere». La quota societaria dell’hotel Lido («struttura alberghiera costata anche troppo alle casse comunali, senza alcun beneficio a favore della comunità») va ceduta «al miglior offerente e a valori di mercato». La gelateria di Punta Lido invece va «mantenuta nelle sue attuali caratteristiche architettoniche», per «massimizzare gli introiti senza ulteriori investimenti». Quanto alla casina delle Magnolie, «con la dismissione del Circolo Tennis occorrerà ripensare un riutilizzo della struttura esistente a fini culturali-ricreativi, che salvaguardi la tribuna». Il porto San Nicolò, poi, andrebbe ampliato per liberare spazi alla Fraglia: di conseguenza i parcheggi dovrebbero essere spostati a nord.

Opere già in appalto.

Per Santi e i suoi sono sostanzialmente tutte sbagliate. Riguardo al teatro (nell’ambito del nuovo Palacongressi, che dopo un ripensamento «dovrà essere adeguato alle esigenze attuali»), andrebbe raggiunto un accordo con Arco per farne uno unico: «In ogni caso il progetto attuale va modificato per eliminare la torre scenica». Il liceo si sarebbe dovuto spostare accanto al Floriani, al posto del cantiere comunale. Male anche il palazzetto alla Baltera: meglio sarebbe stata una cittadella dello sport tra Riva e Arco.

Viabilità e parcheggi.

Il centrodestra vuole un parcheggio interrato all’ex cimitero, con sopra un’area a verde attrezzato. Altre idee sono lo studio di un nuovo piano comunale della mobilità (con completamento dei parcheggi), lo sviluppo della rete di ciclabili (se possibile separando ciclisti e pedoni), lo spostamento dalla stazione del deposito delle corriere e lo snellimento delle pratiche per l’ingresso in ztl di ditte e prestatori di servizi. Interventi anche in rioni e frazioni.

Politiche sociali.

Più case Itea, sostegno a medio-lungo termine contro gli effetti del Covid, realizzazione di una “casa della maternità” (punto nascite attrezzato) e, all’ex ospedale, servizi per anziani e centro giovani. Da rivedere il sistema dei contributi alle associazioni.

Ordine pubblico.

La Lega e i suoi alleati puntano ad aumentare l’organico della polizia locale per coprire anche le ore notturne. «Riteniamo – concludono – che il campo Rom di via S. Andrea vada spostato in un’area più confacente».















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