Giovani agricoltori

Riccardo Galli, 21 anni, l'agricoltore di Vigolo Baselga: la passione per l’orto e per l’ambiente

Diplomato alla Fem, ha avviato un’azienda orticola: «Bandito l’uso di fitofarmaci, i miei sono prodotti a km zero». I miei amici? "I miei primi clienti"


Carlo Bridi


VIGOLO BASELGA. Alle porte di Trento, sulle propaggini del monte Bondone, un coraggioso giovane appena diplomato alla Fem, ma anche al Rosmini, Giovanni Galli, 21 anni, mettendo a frutto la passione  per l’orticoltura e per gli animali che aveva fin da bambino, ha avviato un’azienda orticola che va in parte a sostituire le molte aziende che una volta c’erano a Gardolo e a Mattarello e che per varie ragioni hanno chiuso i battenti o hanno fatto trasformazioni colturali.

Un’azienda che è partita dal nulla e bandendo da subito l’uso dei fitofarmaci, anche se non ha ancora avviata la procedura per il riconoscimento di azienda biologica, cosa che farà presto, afferma Riccardo che si è insediato in azienda appena all’inizio della stagione. Ha presentato anche la domanda per l’ottenimento del premio d’insediamento, che intende investire subito nell’ampliamento dell’azienda e nella realizzazione di un pollaio per l’allevamento di galline ovaiole, ma anche in questo caso non in gabbia ma a terra, con quattro metri quadrati di prato a testa.

La sostenibilità ambientale è costantemente alla base delle scelte di questo giovane con le idee molto chiare.

L’esempio per l’agricoltura non è venuto dai genitori in quanto il papà è bibliotecario a Trento, mentre la mamma è capoufficio al Comune di Trento, ma dai nonni: spesso Riccardo da bambino trascorreva l’estate a Vigolo Baselga dai nonni ed è lì che è nata la passione per l’orticoltura e gli animali.

L’organizzazione aziendale

L’azienda essendo appena avviata, ha dimensioni molto contenute, solo 2500 metri quadrati dei quali 1000 coltivati a patate ed il resto ad ortaggi. «Ho già iniziato la raccolta delle insalate, dei cavoli cappuccio, dei cetrioli, delle zucchine, dei finocchi, ma anche dei pomodori e delle tegoline. Ora ho iniziato anche il raccolto delle patate novelle, poi arriveranno i fagioli borlotti», precisa Riccardo. «Tutti i miei prodotti vengono venduti a km zero, in parte i consumatori della zona vengono direttamente in azienda a fare gli acquisti quotidiani e in parte consegno personalmente a domicilio i miei prodotti. Sono tutti ottenuti senza l’uso della chimica di sintesi, e questo è molto apprezzato. Sulla base dell’esperienza che farò quest’anno dell’impatto sul mercato dei vari prodotti, per il prossimo anno organizzerò le semine in funzione della richiesta del mercato. Nei momenti di punta mi dà una mano il sabato anche mio fratello più grande di me che ha un’altra professione e che ha anche l’hobby del fabbro. E’ infatti capace di fare degli ottimi coltelli molto affilati".

Considerato che per gli ortaggi l’irrigazione è strategica, per ora si è dotato di una cisterna che riempie con l’acqua che viene dal vicino paese, ma in futuro conta di avere l’irrigazione sui suoi campi.

Come detto la sua scelta è fatta per passione per la terra, ma anche per gli animali. Ovviamente partendo da zero ha dovuto appoggiarsi ai conto terzisti per l’aratura, ma prima del prossimo anno conta di acquistare un motocoltivatore per diventare quasi autonomo. Per ora possiede solo un falciatrice che gli serve per tagliare il fieno che usa per l’alimentazione del cavallo di suo padre. Da subito Riccardo ha aperto la partita Iva ed è diventato titolare d’azienda.

Fra i progetti futuri c’è quello di ampliare l’azienda orticola e la realizzazione di un pollaio per 200 galline ovaiole in un allevamento  a terra. Anche in questo caso siamo di fronte a prodotti simil biologici, precisa il giovane.

Un sogno nel cassetto? "A vent’anni sono tanti - sospira Riccardo - ma sicuramente il più irrealizzabile sarebbe quello di fare l’etologo e andare a lavorare all’estero in paesi lontani dal nostro. Ma anche diventare trainer in una palestra. Alla domanda se si è pentito della scelta visto che l’orticoltura è un’attività molto impegnativa, afferma di non aver mai avuto dubbi sulla sua scelta anche perché gli ortaggi che ha messo a dimora quest’anno "sono diventati molto belli, e mi hanno dato un’ottima resa. I miei clienti non fanno tanto caso al fatto che i miei prodotti possono costare qualcosa in più perché sanno la provenienza e i costi di produzione".

Come accennato Riccardo è molto attento all’ambiente "anche se - ammette -  ho qualche problema a non fare trattamenti ad esempio per la dorifora della patata. Per ora risolvo il problema raccogliendo le coccinelle di dorifora e schiacciandole, in futuro vedremo". Coltiva anche l’hobby della palestra ed aiuta il fratello nella produzione di coltelli. E i tuoi amici cosa dicono della scelta? "Riconoscono che è

stata una buona scelta e sono i miei primi clienti". Riccardo è l’unico giovane impegnato a tempo pieno in agricoltura del paese. E’ sentimentalmente legato a Martina che lavora all’Apt di Trento e studia a Riva del Garda.













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