Un nuovo grido d’allarme per il bivio che sale a Ischia 

La petizione. Anche il consiglio della scuola materna aderisce alla raccolta firme che chiede una soluzione definitiva per lo snodo ad alto rischio sulla Statale 47 all’altezza di San Cristoforo


Gianluca Filippi


Pergine. Anche la scuola dell’infanzia Don Giovanni Angeli si schiera a favore della petizione popolare promossa per sensibilizzare la Provincia autonoma di Trento a trovare una soluzione al problema dell’incrocio a raso della Strada Statale 47 verso la frazione di Ischia e il Comune di Tenna.

Una decina di giorni fa è partita la raccolta di firme da parte degli abitanti di Tenna e di Ischia nel tentativo di eliminare quello che è l’unico incrocio a raso di tutto il tracciato della Valsugana. Una situazione non più tollerabile a causa di un traffico in continuo aumento e destinato ad aumentare ancora di più con l’apertura delle nuove arterie stradali che si stanno concludendo nel confinante Veneto. Tanto che, dopo anni di silenzio ed accontamenti, l’opzione tunnel sotto il colle è tornata in auge, sebbene sia difficilmente praticabile in tempi ragionevoli. Per questa ragione, tra le soluzioni ipotizzate, vi è anche quella di un sovrappasso. Anche il sindaco di Tenna, Marco Nicolò Perinelli, si era esposto per perorare la causa.

Sul tema ha voluto dunque esprimersi anche la scuola di Ischia frequentata, oltre che dai bambini del posto, anche da quelli di Canale e della zona di Valcanover. Ogni giorno due pulmini pieni di bambini devono raggiungere la scuola, fermandosi in mezzo a quel pericoloso tratto di strada: «I pulmini rimangono in attesa all’incrocio ballando sospinti dai movimenti d’aria degli autoarticolati che arrivano in direzione opposta e a fianco a velocità tutt’altro che moderata», scrive il presidente Claudio Fabian. Un’immagine abbastanza terrificante, pensando che è sufficiente una traiettoria non perfetta di un Tir per causare una tragedia. Fino ad oggi non è successo nulla: un miracolo.

«La situazione fino a poco tempo fa risultava, se possibile, ancora più pericolosa - continua il presidente della scuola -, visto che al ritorno i pulmini dovevano rimanere in mezzo alla strada prima di instradarsi verso San Cristoforo. Ora, invece, per ragioni di sicurezza i due mezzi proseguono in direzione di Pergine e si immettono verso San Cristoforo attraverso il sovrappasso«.

Nella lettera la scuola dell’infanzia ricorda anche un altro progetto incompiuto, che da qualche decennio viene richiesto dalla popolazione di Ischia: la passeggiata pedonale che sale dalla strada provinciale, attualmente interdetta ai pedoni che quindi debbono cercare una soluzione alternativa per raggiungere a piedi il paese: o lungo il lago di Caldonazzo approfittando poi del sottopasso della Cà Rossa, oppure risalendo dai Paludi fino a Masetti e Pozza. Insomma, la lettera firmata dal consiglio di amministrazione della scuola, unitamente al corpo insegnante e al personale dipendente, confida che ci si adoperi per trovare una soluzione, prima di ritrovarsi a raccontare qualcosa di più drammatico. In attesa della politica, la raccolta firme prosegue.















Scuola & Ricerca

In primo piano

la storia

«Fiuto e determinazione, così presi Marco Bergamo» 

Va in pensione Arervo, il poliziotto che il 6 agosto 1992 mise le manette al serial killer dopo una caccia durata tutta la notte. «Nell’83 vidi il corpo di Marcella Casagrande. Certe cose ti segnano per sempre»


Luca Fregona