Un libricino racconta opere e pensieri di Paola Grott
BASELGA DI PINÉ. «L’occhio dialoga con l’anima attraverso il colore», scrive Paola Grott. In una piacevole serata a quattro voci, introdotta dall’assessore alla cultura del Comune di Baselga Giuliana...
BASELGA DI PINÉ. «L’occhio dialoga con l’anima attraverso il colore», scrive Paola Grott. In una piacevole serata a quattro voci, introdotta dall’assessore alla cultura del Comune di Baselga Giuliana Sighel, un curioso e scelto pubblico ha conosciuto i pensieri e le opere di Paola Grott. Un’artista che nasce a Trento, si forma a Milano con Domenico Purificato, amplia i suoi orizzonti frequentando lo studio di Salvatore Fiume e matura la sua esperienza in vari cicli non solo pittorici, non ultimo ispirandosi alla natura dell’altopiano di Piné. Le sue opere sono state presentate dalle voci alternate di Emanuela Rossini, Nadia Scappini, Luigi Broseghini e Micaela Bertoldi. Nel presentare l’ultima opera di Paola Grott “Interno 325” un prezioso libricino che raccoglie le sue opere su carta e piccole sculture incentrate sul tema del mito in una narrazione che tenta di dare corpo ai pensieri, Emanuela Rossini ha usato le parole dell’artista. «E’ un lavoro dedicato ai miti, agli dei, agli uomini e agli animali, dove tutto si mescola in incessanti metamorfosi e dove ci vuole molto coraggio per sfidare le voragini e portare luce nelle tenebre che ci appartengono. E’ un percorso dell’arte sciamanica che entra e si tuffa e crea una mediazione tra il mondo delle cose ordinarie e quello delle invisibili». Accompagnato dalla musica di Debussy, l’artista ha presentato uno splendido video “didattico-poetico”, dove accanto ai suoi lavori appaiono le immagini della natura che li hanno ispirati. Perché uno dei ricorrenti interrogativi che le proponevano a proposito delle sue opere era «ma questo cos’è, cosa vuol dire”?». Le altre voci hanno approfondito il lavoro dell’artista scavando chi nel mito, chi nell’intimo, mettendo in evidenza, i pensieri contenuti nel volumetto «molto simili a una scrittura mutevole e varia come la vita». (g.s.)