Stet pronta a distribuire 600 mila euro ai Comuni
Approvato dai sindaci soci il bilancio della società partecipata della quale Pergine possiede il 74 per cento delle azioni: l’utile netto della spa sfiora i 2 milioni
PERGINE. L’utile netto sfiora i 2 milioni di euro con anche quest’anno 600.000 euro da distribuire ai Comuni soci (con Pergine ad avere il 74%) nonostante il calo dei dividendi provenienti dalle partecipazioni, e molta attenzione al settore idrico. Sono i dati salienti del bilancio che i sindaci soci di Stet spa hanno approvato ieri.
L’erogazione dell’acqua potabile, anche alla luce delle recenti dichiarazioni della presidente Manuela Forti Seraglio (Trentino di ieri), è, infatti, destinata a rappresentare il punto di forza di Stet.
Proprio alcuni giorni fa si scriveva che Stet sta allargando lungo la Valsugana il proprio territorio di competenza nell’ambito della gestione dell’acqua e del suo ciclo idrico integrato. Dopo gli ultimi ingressi dell’anno scorso che hanno riguardato Baselga di Piné e Frassilongo, in direzione della Valsugana c’era stato anche il Comune di Novaledo che si era aggiunto a Tenna e a Levico Terme. Quest’anno, la copertura territoriale ha registrato Borgo Valsugana e l'acquedotto intercomunale Val Cavè, che interessa anche di Telve di Sopra e Torcegno.
E nel comunicato emesso al termine dell’assemblea, ci sono precisi riferimenti. «Merita una segnalazione - si scrive - l’importante risultato nella gestione del settore idrico, che si avvicina rapidamente al punto di pareggio (il margine della gestione è quasi raddoppiato, dimezzando il disavanzo): si prevede che l’azione di razionalizzazione intrapresa nella gestione del comparto raggiunga il pareggio nei prossimi due/tre anni. Anche in questo caso, il punto di pareggio sarà il frutto da una parte dell’aumento dei ricavi dovuto all’acquisizione della gestione dell’acqua su nuovi territori, dall’altra di una ulteriore riduzione dell’incidenza dei costi rispetto ai ricavi. In particolare, si sta provvedendo all’adozione di nuove tecnologie per la digitalizzazione dei processi operativi, per aumentare il livello del servizio, la produttività e la sicurezza (contatori intelligenti da essere teleletti)». La presidente spiega che «Stet sta muovendosi nella direzione di divenire il principale fornitore dei servizi di gestione del ciclo idrico integrato del nostro territorio, contando sempre su una notevole solidità finanziaria, su una sempre maggiore preparazione manageriale, e sui valori condivisi di efficienza, trasparenza, innovazione e lungimiranza».
Nell’introduzione si parla di «una strategia di lungo periodo orientata ad assicurare, anche per il futuro, ulteriori migliorie nei risultati economici: sono i tratti caratteristici del bilancio 2017». Sempre nella relazione al bilancio si parla di svalutazione dell’impianto di trigenerazione (incide sul bilancio per 1 milione di euro) che è stata condotta nel 2017 con l’obiettivo per garantire, in prospettiva, una forte riduzione degli ammortamenti dell’impianto. Si conclude sul rafforzamento della collaborazione tra Stet e Amnu da tempo alleate per garantire al cittadino i migliori servizi.