Paura in Panarotta: a fuoco 70 ettari di bosco, è caccia ai piromani
Incendio domato nella notte, in azione 4 elicotteri e due Canadair. Fiamme appiccate in più punti utilizzando forse gli scarti di lavorazione del legno
CANADAIR. Gli aerei antincendio caricano acqua nel lago di Caldonazzo
TRENTO. E' stato domato nella notte il pauroso incendio divampato ieri pomeriggio (15 luglio) nei boschi della Panarotta: a fuoco 70 ettari di bosco. Caccia ai piromani da parte del Corpo forestale, piromani che avrebbero utilizzato scarti di lavorazione degli alberi abbattuti da Vaia.
Impegnati un centinaio di vigili del fuoco, due canadair e 4 elicotteri. Oggi si procederà con la bonifica dell’area per scongiurare ulteriori focolai.
Ad aiutare nelle complesse operazioni di spegnimento – alimentate da siccità, vento e bostrico – anche la pioggia caduta nella notte in zona.
L’incendio ha raggiunto la zona di malga Montagna Granda nel territorio del comune di Pergine, sul fronte opposto rispetto all’abitato di Kamauz.
Sul posto oltre 90 Vigili del fuoco volontari dell’Unione distrettuale di Pergine Valsugana con i Corpi di Frassilongo, Fierozzo, Sant’Orsola Terme, Pergine, Caldonazzo, Tenna e Vignola Falesina, il Corpo forestale del Trentino, due elicotteri dei vigili del fuoco di Trento, 2 canadair del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco che attingono l’acqua dal lago di Caldonazzo e l’elicottero di un privato.
I vasconi – posizionati in 3 diversi punti – sono stati alimentati con le motopompe dal rio Rigolor. Le operazioni di contenimento sono coordinate dall’ispettore distrettuale Mauro Oberosler con il comandante di Frassilongo Vincenzo Laner e dal tenente colonnello Giorgio Zattoni della forestale. Presente anche il dirigente del Servizio foreste della Provincia autonoma di Trento, Giovanni Giovannini.
Alla luce della siccità prolungata e del vento che alimenta le fiamme, il fuoco si è sviluppato molto rapidamente anche a causa della presenza di piante colpite dal bostrico e dei residui di utilizzazione dei cantieri forestali. Il lavoro delle decine di operatori in campo proseguirà ad oltranza per evitare che l’incendio si espanda ulteriormente verso le baite di Frassilongo e verso malga Montagna Granda.