Orienteering, uno sport per abbattere ogni barriera 

Il progetto. Le Comunità di Alta e Bassa Valsugana hanno aderito a “O.R.I.E.N.T.” che grazie al “Trail-O” unisce associazioni sportive e coop sociali, giovani e anziani, disabili e normodotati


Marika Caumo


Valsugana. Orienteering per tutti! Questo l’obiettivo del progetto che coinvolge le Comunità Valsugana e Tesino ed Alta Valsugana e Bernstol, insieme ad associazioni e cooperative sportive e sociali.

Il progetto O.R.I.E.N.T., approvato dalla Commissione Europea per lo sviluppo e l’inclusione nello sport di persone con disabilità, è stato presentato nei giorni scorsi a Palazzo Ceschi in un incontro promosso dal Settore sociale diretto da Maria Angela Zadra e dall’Orienteering Crea Rossa di Roncegno. Ad illustrarlo Giancarlo Gozzer, responsabile del progetto per il Trentino, che ha spiegato la pratica del Trail-O, branca del classico orienteering che per le sue peculiarità è particolarmente adatto a tutti, dai più giovani agli over 80, dalle persone normodotate ai disabili fisici, ma anche intellettivi. Un incontro a cui hanno preso parte alcune associazioni e cooperative sportive e sociali. Con loro si è parlato delle modalità per avvicinare allo sport -inteso come momento ludico e non solo agonistico- il maggior numero di persone possibili, ma anche delle necessità di associazioni e cooperative sociali e di come collaborare insieme. Ne sono emerse le potenzialità dell’orienteering, attività particolarmente adatta anche alle persone anziane, ai circoli dei pensionati ed a tutti coloro che vogliono fare uno sport che permetta lo svolgimento all’aperto, senza particolare sforzo fisico e con allenamento anche dell’attività mnemonica per mantenere sempre attivo il cervello.

«Sono convinta della validità sociale e culturale del progetto che ci è stato proposto a cui, come Comunità, collaboriamo molto volentieri – afferma la vicepresidente della Comunità Valsugana e Tesino Giuliana Gilli -. Ritengo che lo sport possa offrire una significativa opportunità di inclusione, nel rispetto della dignità e delle capacità di tutti, sia disabili che normodotati. Inoltre l'attività proposta può costituire un' occasione per incrementare le potenzialità delle persone, offrendo la possibilità di sperimentare una pratica sportiva sconosciuta e trovando elementi di successo e valorizzazione personale. Sarà inoltre un' importante esperienza di socializzazione, divertimento ed aggregazione con modalità insolite e di stimolo nei confronti di una disciplina sportiva molto interessante e praticabile da tutti». Concorde l’assessore alle politiche sociali della Comunità Alta Valsugana e Bersntol, Alberto Frisanco, che ha sottolineato come «tutto ciò che va nella direzione dell’integrazione e della contaminazione sociale è da perseguire. La Comunità Alta Valsugana e Bersntol, attenta ai bisogni che scaturiscono dalle disabilità, promuove e sostiene progetti che riducono le barriere e favoriscono i momenti di comunione».

In tal senso le due Comunità stanno programmando una giornata dimostrativa accessibile a tutti per una comprensione maggiore di come si pratica e dei vantaggi che offre.















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