LEVICO TERME. Si è spento la notte scorsa Gianfranco Frigo. Il 21 aprile prossimo avrebbe compiuto 80 anni. Lascia la moglie Grazia, i figli Antonella e Luigi e tre nipoti. Lascia un grande vuoto tra i propri cari, ma anche tra quanti, tanti, lo hanno conosciuto. Il suo aver sempre dato grande valore all’amicizia ha fatto sì che lo ha conosciuto abbia di lui un ricordo col sorriso.

Nato a Tombolo, in Provincia di Padova, era giunto in Trentino per lavoro. La sua famiglia commerciava in sementi. Arrivò a Levico, conobbe Grazia, che diventò sua moglie, e non se ne andò più. E nella sua nuova città mise radici importanti. Fu uomo di sport, ma anche amministratore. Assessore comunale nella giunta Conci si prodigò per realizzare a Levico la piscina, un suo fiore all’occhiello. E lo è stata al pari di quanto realizzò con il Levico calcio che sotto la sua presidenza giunse fino all’Interregionale. E proprio nel mondo del calcio trentino è stato personaggio di spicco. Fu, infatti, consigliere del comitato regionale della Federcalcio durante la presidente Mutinelli, per poi diventare vice presidente regionale a fianco di Gozzer.

Nel lavoro le sementi che lo portarono a Levico lo fecero seminare altrettanto bene tanto da raccogliere frutti importanti con le aziende da lui avviate nella città termale (una di queste è ora affidata al nipote Luca). Il suo mondo, quello del calcio che ha sempre tanto amato, ieri lo ha ricordato così sul profilo Facebook del Levico: «È scomparso il cavalier Gianfranco Frigo, colui che più di tutti ha legato la sua vita alla nostra società, il primo a portare il levico ai vertici del calcio regionale approdando agli inizi degli anni 80 all’allora Interregionale, l’attuale serie D. Franco ha portato da buon veneto una grande ventata di forza ed energia, uno spirito nuovo. Grazie Franco per tutto quello che hai fatto, non ti dimenticheremo mai».

I funerali si terranno domani alle 14.30 nella chiesa di Levico Terme dove saranno in tanti a salutarlo e dirgli grazie. SIL