PERGINE . Entro la fine di novembre verrà definita anche (ed è l’ultima in Trentino) la Rete di Riserva formata dai Comuni dell’Alta Valsugana con alcuni Comuni di fondo valle della Bassa Valsugana. Avrà il nome di Rete di riserva “Brenta” e vedrà anche la partecipazione delle due Comunità di valle (Alta Valsugana e Bersntol e Bassa Valsugana). Come le altre già costituire e in gran parte operanti, avrà lo scopo di valorizzare l’ambiente attraverso i biotopi, i cosiddetti “Sic” ed altre aree protette senza ulteriori vincoli. A spiegare obiettivi e composizione è Danilo Anderle, sindaco di Vignola Falesina che insieme a Pierino Caresia e Attilio Pederzini (presidenti delle rispettive comunità di valle) sta curando ormai da settimane appunto la costituzione di questa “rete”.

Saranno i Comuni protagonisti attraverso una convenzione, un Comune capofila (da individuare) e un coordinatore (tecnico esperto in territorio e ambiente). Da specificare che i Comuni sono liberi di partecipare (non ci sono limiti temprali per le adesioni) e che non sono stati ancora individuati capofila e coordinatore. Lo scopo è di reperire soldi (europei, provinciali, Bim Brenta e quota parte Comuni) per costituire un fondo da impiegare in azioni che di volta in volta verranno decisi. «Stando assieme si hanno più punti per i finanziamenti - spiega Anderle -, con lo scopo è quello di valorizzare principalmente le aree protette della periferia e non concentrare tutto per esempio sui laghi. «Saranno elementi che potranno creare posti di lavoro e migliorare l’ambiente e quindi rappresentare valide fondi di reddito». «Abbiamo aree magnifiche da valorizzare - conclude Anderle - e occorre metterci mano». (r.g.)