La Provincia non ha soldi per la “stretta” di Madrano
Marciapiede per la sicurezza dei pedoni, la risposta di Gilmozzi a Fugatti: «Opera subordinata al reperimento delle risorse in future manovre di bilancio»
PERGINE. Ancora “picche” dalla Provincia per risolvere l’annoso problema della strettoia a Madrano (e Canzolino). Si parla del tratto di strada provinciale che dal lago di Canzolino arriva sulla Pinetana Mochena-Nogaré. Nel novembre scorso, il leghista Maurizio Fugatti aveva presentato un’interrogazione in Consiglio provinciale per conoscere a che punto fosse la realizzazione del bypass (marciapiede) per mettere in sicurezza il passaggio dei pedoni lungo via Oltrefersina, che comprende appunto la “stretta” e che arriva in piazza Prada e sulla quale sono prospicienti scuola elementare e scuola per l’infanzia oltre che farmacia e molte abitazioni. In sostanza non ci sono ancora i soldi e la popolazione dovrà attendere non si sa fino a quando.
L’assessore Mauro Gilmozzi, nella risposta scrive che «il marciapiedi e messa in sicurezza degli abitati di Madrano e Canzolino», approvato il linea tecnica, prevede fra le altre cose la realizzazione di un marciapiede sul lato scuola materna, per un costo complessivo di 353 mila euro che appunto non trova finanziamento. E non ci sono altre soluzioni rispetto a quella del progetto. In merito ad eventuali ulteriori soluzioni da parte del Comune, si ritiene che «si debba relazionarsi direttamente con l’ente interessato». E ancora: «L’opera era inserita nel Piano degli investimenti per la viabilità 2008-2013. Con delibera di giunta l’opera è stata sospesa, a seguito della manovra di assestamento di bilancio. La realizzazione dell’intervento è pertanto subordinata al reperimento delle relative risorse finanziarie nelle future manovre di bilancio ed al successivo reinserimento dell’opera nel Piano degli investimenti per la viabilità».
Fugatti aveva chiesto anche semafori nella stretta di Canzolino come è stato fatto (da parte del Comune) nella stretta di Madrano. E a questo proposito, nella risposta si legge che l’intervento spetta al Comune analogamente a Madrano, nel tratto di centro abitato. Sono oltre 30 anni che il problema si pone ai residenti di Madrano che devono transitare per la strettoia in mancanza di passaggio a piedi alternativo. E da quegli anni, le riunioni, i documenti, le ipotesi si sono susseguite senza esito. Si era prospettato un collegamento alternativo (per il traffico) o in galleria o nella valletta con il lago di Madrano e la Cagnaga. Ma l’impatto ambientale sarebbe stato troppo consistente, per non parlare dei costi. Così è rimasto tutto fermo.
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