La giunta Fugatti “pesa” il progetto Kaleidoscopio
PERGINE. Il presidente Maurizio Fugatti in visita ieri mattina al complesso “ex San Patrignano” a San Vito di Pergine. La struttura che un tempo fu Muccioli (per 25 anni), e prima ancora colonia...
PERGINE. Il presidente Maurizio Fugatti in visita ieri mattina al complesso “ex San Patrignano” a San Vito di Pergine. La struttura che un tempo fu Muccioli (per 25 anni), e prima ancora colonia estiva, è rimasta chiusa per 4 anni. Poi, è stata acquistata dalla Cooperativa Kaleidoscopio per trasformarla con uno specifico progetto di rinascita, in un luogo di cura degli anziani e formazione professionale. Al termine della visita che Fugatti ha effettuato insieme agli assessori alla salute e politiche sociali Stefania Segnana e all’istruzione e università Mirko Bisesti, gli esponenti della giunta provinciale hanno espresso interesse e apprezzamento per la proposta, che sarà oggetto di prossime valutazioni anche per quanto riguarda i possibili canali per sostenerla, tanto di parte provinciale quanto con fondi europei. Con loro anche il sindaco Roberto Oss Emer e la vice Daniela Casagrande. In sostanza, alla Provincia si chiedono finanziamenti per lavori di adeguamento al nuovo ruolo.
Michele Odorizzi, presidente della coop sociale ha illustrato il progetto che si rivolge a due utenze: anziani parzialmente autonomi ma bisognosi di assistenza socio-sanitaria, per soggiorni di breve-medio periodo, secondo le necessità anche delle loro famiglie (una sessantina di posti); giovani a rischio dispersione scolastica o già fuoriusciti dai tradizionali percorsi di istruzione e formazione professionale, offrendo loro una “seconda opportunità”, per l’ingresso nel mondo del lavoro. A loro, gli altri spazi (laboratori compresi) con disponibilità di almeno 6 classi di una quindicina di studenti ciascuna (in totale 90-100). Saranno proposti percorsi fino a qualifica o diploma in ambito alberghiero e turistico ma anche assistenza anziani con progettazione e realizzazione di strumenti ed ausili domotici). Quindi, apprendimento ma anche sperimentazione di modalità educative e didattiche in risposta alle problematiche sollevate da ragazzi. (r.g.)