Il mercato residenziale tiene In caduta libera il commerciale

Immobiliari. Dopo il crollo del 70 per cento durante il lockdown c’è stata una netta ripresa grazie alla “voglia di casa” mostrata da molti perginesi. La grande incertezza per il futuro blocca invece la compravendita di negozi e capannoni


Daniele Peretti


Pergine. In sostanziale tenuta il mercato immobiliare residenziale, in caduta libera invece quello commerciale. Se a fine marzo si è registrato un -70 per cento delle transazioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il post lockdown si è caratterizzato con “una voglia di casa” che ha avuto risvolti positivi sul mercato.

«Si cercano soluzioni con ampi terrazzi oppure con giardino – spiega Roberta Roseano agente immobiliare di Pergine e vice presidente di Fimaa Trento, l’associazione delle agenzie immobiliari – con una buona vista ed in piccoli condomini che nell'ottica di un secondo lockdown, offrirebbero una maggiore libertà. Tiene anche il mercato dei monolocali che si confermano opportunità d’investimento perché il mattone anche in tempi di crisi come gli attuali, si conferma bene rifugio».

L’analisi generale

Nell'analisi dei valori immobiliari di Pergine prendiamo come riferimento il sito dell’Agenzia delle Entrate con due considerazioni.

La prima è che alla luce degli effetti pandemia le stime devono poi essere confermate dal mercato e che Fimaa ha preferito non divulgare le proprie statistiche in attesa della pubblicazione dell’annuario.

Pergine viene divisa in tre macro aree: nel centro storico i valori a metro quadrato vanno da 1.600 a 2.800 euro per immobili in stato d’uso normale, nel caso di ottimo si passa a 2.200 – 2.500. I box vanno da 1.300 a 1.500 mentre la forbice di ville e villini è compresa tra i 1.800 ed i 2.100.

Fuori dal centro storico i costi scendono a 1.600 – 1.900 euro per abitazioni in stato d’uso normale, a 2.100 a 2.400 se ottimo. Per i box siamo tra i 1.100 e 1.200 e per le ville e villini tra 1.800 e 2.100.

La seconda area territoriale è quella compresa tra la statale della Valsugana e la ferrovia e qui siamo tra i 1.300 e 1.800 per la condizione normale, 2.000 – 2.300 per l’ottima, mentre il costo dei box varia tra i 1.000 ed i 1.200 euro.

Dopo il calo registrato nel 2008, le nuove costruzioni hanno avuto una crescita costante ed oggi si caratterizzano per rifiniture tecnologiche avanzate ed in certi casi persino sperimentali. Si punta molto sulle ristrutturazioni per un recupero degli edifici esistenti che alle volte porta anche alla conservazione di immobili che possono avere anche un valore storico.

Roseano, con questo quadro generale, quali sono le richieste più diffuse?

E’ sempre stato un solco differenziale, ma quest'anno lo è ancora di più tra chi ha un capitale proprio da investire e chi dipende quasi esclusivamente dal mutuo. La disponibilità finanziaria limita i desideri ed alla fine si sceglie la soluzione che ci si può permettere. C'è da aggiungere che i tassi bancari dei prestiti sono buoni ed aiutano il mercato.

Ci sono dei nuovi clienti?

Direi che lo possono essere quelli che vengono da fuori regione. La richiesta arriva sia per trasferimento di residenza se si può lavorare in remoto, ma anche come seconde case che possono diventare una valida alternativa alla propria residenza. Questa nuova clientela arriva esclusivamente dal nord Italia.

Gli spazi commerciali

Se tutto sommato quello che abbiamo tracciato è un quadro ottimistico della situazione immobiliare di Pergine, tutto cambia analizzando il comparto commerciale. A bloccare il mercato è la mancanza di sicurezza per la continuità. Offerta numerosa sia per capannoni che per i negozi, ma molti sarebbero anche da ristrutturare e quindi l'investimento è esponenziale. Discorso simile anche per le locazioni che non riscontrano un grande interesse e nel caso degli immobili commerciali si può parlare di mercato immobile.

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