Castello 

Elettrodotto: secco no anche dalla Fondazione

Pergine. «La costruzione di tralicci e l’impatto della linea su cime e crinali delle colline che costeggiano l piana perginese comprometterebbero irrimediabilmente la bellezza del contesto, al cui...



Pergine. «La costruzione di tralicci e l’impatto della linea su cime e crinali delle colline che costeggiano l piana perginese comprometterebbero irrimediabilmente la bellezza del contesto, al cui valore storico e naturalistico contribuiscono il Castello e il suo colle». Lo afferma in una nota la Fondazione CastelPergine Onlus, esprimendosi all’unanimità del consiglio di amministrazione, manifestando quindi «forte preoccupazione per il danno ambientale, paesaggistico ed economico che la prospettata delocalizzazione della Linea elettrica aerea arrecherebbe al Castello di Pergine, bene il cui acquisto – perfezionato nel corso dell’anno 2019 – rappresenta una straordinaria azione comunitaria per la cura del patrimonio storico-artistico e una importante risorsa economica». La Fondazione CastelPergine Onlus, appellandosi alla Legge 1089/39 per la “Tutela delle cose d’interesse artistico e storico” e ai successivi riferimenti normativi e segnalando che le terre della proprietà ricadono in un “Sic”, sito di interesse comunitario della rete Natura 2000 delle Zone Speciali di Conservazione, chiede dunque il ritiro in autotutela della delibera di giunta comunale n. 63 del 16 giugno in oggetto per salvaguardare il Castello di Pergine e le sue terre, bene che detiene per conto della comunità e ritiene, in conclusione, che l’interramento dell’infrastruttura rappresenti una soluzione da perseguire nell’interesse della comunità.













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