Cervo sbranato, il lupo arriva in Val Calamento 

La carcassa è stata ritrovata mercoledì, accertamenti in corso ma non c’è dubbio Il sindaco di Telve: «va rimosso prima che sia tardi». Documento per Dallapiccola


di Marika Caumo


TELVE. Un cervo sbranato dal lupo in Val Calamento. Il ritrovamento risale a mercoledì scorso ma solo ieri è diventato di dominio pubblico. L’animale è stato trovato nelle vicinanze di Malga Casabolenghetta, struttura di proprietà del Comune di Telve di Sopra ma su terreno catastale di Telve, lungo la strada che da Valtrighetta arriva a Cagnon. La certezza che si sia trattato della predazione da parte del lupo non c’è ma, come confermano dal Distretto Forestale di Borgo, la probabilità è molto, molto alta. E gli accertamenti sono in corso. Si tratta dunque del secondo caso, dopo che la settimana scorsa in località Ciste, sui monti tra Torcegno e Telve di Sopra, fu ritrovata la carcassa di una pecora appartenente ad un allevatore della zona. Dagli accertamenti è emerso chiaramente che a sbranarla è stato il lupo. «Si è trattato della prima predazione su animale domestico accertata dalla Stazione», hanno confermato da Borgo.

D’altra parte era solo questione di tempo: i lupi si trovano in Lessinia, sull'Altipiano di Asiago, in Vallarsa e nella zona di Lavarone, un branco in Val di Fassa. Ci sono stati avvistamenti a Levico e in Valle dei Mocheni, oltre che in Val di Sella, dove i forestali hanno monitorato costantemente la situazione nel corso dell'inverno. Si tratta di animali giovani in cerca di territorio e compagnia: non si accoppiano nello stesso branco ma si spostano molto, cercando femmine e maschi di altri branchi.

«Siamo preoccupati, la gente è preoccupata. Sta iniziando la stagione dell'alpeggio e gli allevatori sono spaventati per i loro animali. E sono arrabbiati. Si sta creando una psicosi collettiva, c’è paura ad andare nei boschi per funghi o una passeggiata». Fabrizio Trentin, sindaco di Telve, ha appreso ieri del ritrovamento del cervo. Con i suoi colleghi di Torcegno, Roncegno, Novaledo, Carzano e Telve di Sopra hanno intenzione di predisporre un documento da consegnare giovedì prossimo all’assessore provinciale Michele Dallapiccola, in occasione di una serata pubblica programmata a Ronchi per parlare di grandi carnivori. «Come amministrazioni comunali stiamo investendo molto sulla montagna, nel recupero di pascoli e sotto l’aspetto turistico - spiega - ma l’accertata presenza del lupo rischia di vanificare quanto fatto finora. Non ho problemi a dirlo: il lupo va rimosso da qui, bisogna agire finché il problema è ancora contenuto, dopo sarà troppo tardi».

Oltre ai due casi accertati, ci sono state alcune segnalazioni di persone che dicono di aver visto il predatore. Nessun riscontro invece ad oggi sulla sparizione di tre agnellini a Ciste e di una capra trovata sbranata, sempre in quella zona. E non riguardano la Valsugana, ma nemmeno il Trentino, i video di lupi che stanno girando sui social. Al Distretto Forestale di Borgo intanto si raccolgono le domande per recinti e reti: vengono dati in comodato gratuito per 8 anni per ovini e caprini, con un finanziamento al 90% per gli altri animali.

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