Cede un’area gratis e in cambio amplierà il Museo della bici 

Il terreno è per il piazzale della scuola di Canezza, il Comune  concede a Dario Pegoretti la trasformazione di una baracca


di Roberto Gerola


PERGINE . Rimodulato il provvedimento urbanistico relativo all’accordo perequativo per ampliare il piazzale posto sul retro della scuola elementare di Canezza e davanti alla palestra inaugurata nel 2012. Da 110 metri quadrati previsti originariamente si arriva ora a 249 mq. Il Comune destina al privato come contropartita la edificabilità su 160 mq con il vincolo che dovranno servire per ampliare l’attuale museo della bicicletta. Ma la contropartita comprende sempre a carico del privato anche il pagamento di 2.400 euro per l’intavolazione del terreno che il privato regala al Comune sempre in c ambio della edificabilità sui 160 mq. Come per altro previsto dalla legge provinciale in questi casi.

In questo senso la perequazione illustrataci dal privato al centro dell’operazione con la formula introdotta qualche anno fa dall’amministrazione comunale per poter realizzare qualche opera pubblica coinvolgendo terreni privati. In questo caso, il privato coinvolto nella procedimento del quale si è parlato tre anni fa e che fa parte della variante al Prg relativa alle “aree bianche” (1/2015), è Dario Pegoretti. Si tratta del pluricampione di ciclismo di Canezza promotore del “Museo del Paracarro” e più recentemente del Museo delle bici dei campioni trentini, nonché della prestigiosa iniziativa giunta alla quarta edizione della “Ciclostorica della Valsugana” in programma a fine luglio.

Accanto ai 110 mq iniziali, Dario Pegoretti ha regalato al Comune altri 200 e più mq quadrati sui quali era iscritta (dal 2004) la destinazione urbanistica di edificabilità. Edificabilità che Dario Pegoretti non aveva chiesto anzi, aveva presentato domanda che gli venisse tolta ma per la quale, per una decina di anni ha comunque dovuto pagare l’imposta comunale. Edificabilità che è stata tolta tre anni fa sul terreno che adesso passa al Comune a titolo gratuito (anzi, oneroso ma per il privato visto il costo dell’intavolazione). A quanto pare, l’ampliamento del piazzale avverrà sulla proprietà Pegoretti anche nel tratto più pianeggiante e quindi più adatto alla realizzazione della parte nuova del piazzale.

A Dario Pegoretti la consolazione di poter costruire (anzi di essere “costretto a costruire”), a proprie spese, l’ampliamento del Museo delle bici.

«Dagli iniziali 50 esemplari tutti storici, adesso sono arrivato a un centinaio- ci spiega Pegoretti con una punta di orgoglio - e ho necessità di nuovi spazi. Li ricaverò ingrandendo l’attuale sede, un tempo baracca agricola, in contropartita della cessione di 250 mq al Comune». La passione per la bicicletta fa fare anche questo.













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