A teatro c’è “Maledeta la sia questa guera”
PERGINE . Tra le tante iniziative che in città sono previste per accogliere gli Alpini che parteciperanno alla 91ª Adunata Nazionale di Trento, c’è anche lo spettacolo rievocativo ad ingresso libero,...
PERGINE . Tra le tante iniziative che in città sono previste per accogliere gli Alpini che parteciperanno alla 91ª Adunata Nazionale di Trento, c’è anche lo spettacolo rievocativo ad ingresso libero, “Maledeta la sia questa guera” – 1918 - 2018, che andrà in scena al Teatro Comunale domani alle 20.30. Con il patrocino della Comunità Alta Valsugana e Bersntol, saranno sul palcoscenico oltre un centinaio di protagonisti, donne, popolani, bambini, contadini, artigiani, con i componenti del Coro S. Biagio di Albiano e della filodrammatica S. Martino di Fornace.
È un recital rievocativo delle vicende e testimonianze del periodo bellico di 100 anni fa, che hanno interessato in particolare Albiano ad iniziare dal 1914, anno in cui il Trentino, a quel tempo regione dell’impero austro - ungarico, era già in guerra, nel quale i protagonisti anticipano con letture e canti la triste, misera e spesso luttuosa situazione della gente “biana” e dei Comuni vicini. La rievocazione di quei fatti viene presentata con particolari effetti scenici in una sequenza di “quadri”, di episodi e situazioni riproposte in ordine cronologico rispetto alle vicende della guerra. Particolarmente studiati, con la regia di Camillo Caresia, con la presenza del Coro S. Biagio e di tanti altri protagonisti, il tutto completato dall’uso di slide, di fotografie d’epoca, nel contesto di un fondo musicale di base accattivante, con canzoni del periodo bellico, militari ma anche popolari, sapientemente pensati e interpretati dagli attori della filodrammatica S. Martino.
L’introduzione è affidata al coro con il noto “Kaiserhymne “Serbi Dio l’Austriaco Regno”. Poi, in rapida sequenza i vari quadri: i contadini sulla piazza di Albiano a commentare le vicende paesane, le donne al lavatoio, una scuola dell’epoca, la lettura del proclama del Kaiser, un confessionale in chiesa, un gruppo di cucitrici al lavoro che si alternano a leggere le lettere arrivate dal fronte, dei fidanzati, dei mariti e figli, i commenti dei soldati fatti al fronte e negli ospedali, poi ancora la scena con i commenti sulla requisizione delle campane, con la figura di don Vaia in primo piano. Infine la scena finale con il ritorno dei reduci della guerra, l’abbraccio dei famigliari e dei cittadini, sulle note della tromba eseguite da Piergiorgio Pisetta del Corpo bandistico di Albiano, a creare un momento di gioioso benvenuto. (f.v.)