l’assemblea

Pandemia e guerra, allarme di Coldiretti: «Così il settore non regge»

Il presidente Barbacovi: «Torna il tempo dell’autosufficienza alimentare ed energetica» 



TRENTO.  "Prima la pandemia, oggi un conflitto militare: la situazione per il settore agricolo rischia di essere destabilizzante e richiedere interventi strutturali da parte del 'policy maker' nazionale ed europeo. E' prepotentemente tornato il tempo dell'urgenza dell'autosufficienza, una situazione che ci riporta al dopoguerra, quando l'Europa mise al centro della sua costruzione la sovranità energetica e alimentare, dando vita all'Euratom e alla Politica agricola comune (Pac)". Lo ha detto il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Brabacovi all'assemblea dell'organizzazione.

"Il settore agricolo e agroalimentare non potrà reggere a lungo gli effetti economici di quest'ultimo anno, causati da aumenti fuori controlli dei costi energetici, ma il settore che più di tutti sta soffrendo è lo zootecnico. Servono rimedi immediati e un rilancio degli strumenti europei e nazionali che assicurino la sovranità alimentare come cardine strategico per la sicurezza. Per questo abbiamo chiesto a gran voce e ottenuto dall'Unione europea lo sblocco immediato di 200mila ettari su un milione a disposizione, che potranno essere coltivati già dalla campagna in corso", ha aggiunto Barbacovi, che ha ricordato anche l'ottenimento della decretazione sulle pratiche sleali, che prevede che il prezzo del prodotto agricolo venga fissato sui costi medi di produzione.













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