l’incontro

Orsi, sindaci preoccupati. Nei boschi del Trentino 5mila cartelli con le regole da adottare

A Denno l’assessore Failoni a confronto con gli amministratori di Paganella, val di Non e Rotaliana: «Vogliamo lo spray anti-orso per tutti, ma oggi non è possibile. Avanti con i cassonetti»



TRENTO. Val di Non, Paganella e Rotaliana. Sono tra i territori più esposti alla presenza dell’orso nei boschi del Trentino occidentale dove sindaci e amministratori sono preoccupati per la convivenza con l’uomo. Ieri (2 luglio) a Denno hanno incontrato l’assessore provinciale con delega ai grandi carnivori Roberto Failoni, affiancato dai rappresentanti dei Servizi Faunistico e Foreste e di Trentino Marketing nell’ambito delle consultazioni sul territorio.

L’obiettivo primario è fornire informazioni certificate sul numero di esemplari (un centinaio nel 2023 esclusi i piccoli con meno di un anno) e sulle misure di prevenzione come l’installazione di cassonetti anti-orso (1,5 milioni di euro per gli interventi da realizzare entro l’estate) e gli strumenti di protezione.

“Lo spray anti-orso rappresenta uno strumento importante, il cui possesso è vietato in Italia e incentivato negli altri paesi europei interessati dalla presenza di plantigradi - ha ricordato Failoni -. Per questo motivo, da tempo la Provincia ha avviato un confronto con il governo nazionale con l’obiettivo di garantirne l’utilizzo in primis a custodi forestali, forze di polizia, operatori della protezione civile e lavoratori in ambito boschivo. In prospettiva, la sua diffusione dovrà essere completamente libera per garantire la sicurezza di tutti i frequentatori delle nostre foreste”.

Una situazione complessa e delicata, come emerso in maniera evidente dagli interventi di sindaci e consiglieri comunali, alla luce di avvistamenti e predazioni che incidono sulla percezione della sicurezza delle persone che esprimono timore nella frequentazione dei boschi.  “Guardiamo ad una revisione della normativa. Ma parallelamente lavoriamo affinché tutti adottino comportamenti idonei”, ha ripetuto Failoni.

Per informare tutti gli escursionisti sono stati diffusi i primi mille cartelli di attenzione lungo strade forestali e sentieri, che in prospettiva diventeranno cinquemila. L’invito agli enti locali è di continuare ad impegnarsi nell’adozione di sistemi di raccolta dei rifiuti urbani a prova di grandi carnivori: la Provincia ha approvato un Piano del valore di circa 4 milioni di euro, per la fornitura di bidoni ed isole ecologiche ad hoc.













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