Vino paesano, rassegna del territorio che resiste 

Sabato e domenica prossimi a Sporminore la ventesima edizione con 86 vini in gara, di cui 55 ospiti anche da Rotaliana, Aldeno e Cembra. Ricco il programma


di Fabrizio Brida


sporminore. La Rassegna del Vino Paesano di Sporminore fa cifra tonda. Quest’anno la manifestazione, organizzata dall’Associazione Sporminore Eventi, è giunta infatti alla 20esima edizione. Il prossimo weekend, sabato 2 e domenica 3 giugno, i vini in gara - suddivisi nelle categorie principali rossi, rosati e bianchi - saranno 86, 31 paesani e 55 ospiti, provenienti principalmente dalla Piana Rotaliana, Val di Non, ma anche da Aldeno e dalla Val di Cembra. Numeri inferiori rispetto agli anni passati, anche a causa delle gelate dello scorso anno. Rimane invariata, invece, la struttura della festa. È previsto un percorso a piedi tra le 11 cantine messe a disposizione dai privati nella parte storica del paese, decorate e gestite da vari gruppi di amici e associazioni di Sporminore: Alpini, Cacciatori, Sat, Avis, gruppo dei Coscritti 1999, Avos, eccetera. Durante il percorso tra le cantine sarà possibile degustare i vini che prendono parte alla rassegna e come gli anni scorsi non mancheranno lo stand gastronomico con il tortel di patate, affettati, carne e verdure, lo stand degli amici di Livigno con i pizzoccheri della Valtellina e il piatto di bresaola, l’angolo dedicato ai dolci con torte, strauben e frittelle di mele. Sabato sera sarà poi possibile scatenarsi al ritmo dei Poor Works nel tendone dedicato ai giovani.

Domenica mattina sarà invece il momento della gara nei boschi che circondano Sporminore “Sui sentieri del Braiaza” (antico nome dell’orso), organizzata dall’Us Robur di Sporminore che si occuperà anche del pranzo. Nel pomeriggio spazio ai laboratori per bambini allestiti da alcune mamme di Sporminore e alle attività dei clown dell’associazione “Cuore per un sorriso”. Come da tradizione, i premi da consegnare ai primi tre classificati di ogni categoria di vino sono stati realizzati dai ragazzi della Cooperativa Gsh, mentre per il segno di riconoscenza da consegnare ai vignaioli l’organizzazione si è affidata ai ragazzi di Casa Sebastiano.

Per l’intera durata della rassegna saranno presenti i figuranti del gruppo storico-culturale Arzberg Valle di Non, che sfileranno tra le vie del paese con i costumi d’epoca del 16° secolo. Oltre al focus sul vino, quest’anno ci sarà anche una vetrina artistica con alcuni pittori che dipingeranno “in diretta” gli scorci più caratteristici del paese e degli scultori del legno che daranno vita a vere e proprie opere d’arte ex novo. Sarà riproposta inoltre la consueta area dedicata alle bollicine Trento Doc, con la possibilità di degustare tre tipologie di spumanti, mentre un’intera area sarà riservata alle birre artigianali locali, per poterne assaggiare varie tipologie e fragranze. Sarà anche possibile visitare il Museo delle arti e dei mestieri di una volta, mostra permanente allestita presso il Circolo Anziani. «Obiettivo della rassegna rimane quello di promuovere il territorio, un territorio che resiste - spiegano gli organizzatori - e valorizzare quel “vino da caneva” senza timore. Vino che non viene creato per il mercato, ma che nasce dalla passione di vignaioli improvvisati che, cercando di fare del loro meglio, mettono in pratica le proprie conoscenze affinando di anno in anno il proprio prodotto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano