Una nuova edizione dell’Inno di Natale di Giovanni Corrà
Revò. C’è una nuova edizione, con l’aggiunta in inserto di altri racconti, della pubblicazione “Inno al Natale’ di Giovanni Corrà, in cui si alternano prose e poesie dedicate alla più bella festa...
Revò. C’è una nuova edizione, con l’aggiunta in inserto di altri racconti, della pubblicazione “Inno al Natale’ di Giovanni Corrà, in cui si alternano prose e poesie dedicate alla più bella festa dell’anno e tutte con ambientazione in valle di Non. “Un invito a riflettere sui casi della vita che l’autore propone con la sua consueta sensibilità e delicatezza” - scrive nella prefazione dell’inserto il professor Luigi Parrinello.
Le novità del volumetto riguardano una notte di Natale, immaginata tra gli animali nello stupendo scenario della valle di Tovel e il Natale attraverso gli occhi di un clochard originario della valle di Non finito ai margini della società in una sfavillante città americana. Racconti di fantasia, come spiega l’autore, in un viaggio nei ricordi con il rammarico di vedere affievolirsi i valori che avevano segnato la sua infanzia e giovinezza. Il tema dell’emigrazione è sempre presente nei racconti di Corrà ed ha segnato profondamente la storia della sua famiglia, così come di tante altre di Revò e degli altri centri della cosiddetta Terza Sponda. Ricordi che nell’atmosfera del Natale assumono una dimensione più intima e per certi versi ancora più struggente di nostalgia per i tempi quando, ragazzino andava con i coetanei nel bosco a cercare il muschio migliore per fare il presepio che non mancava mai in ogni casa. “Eravamo poveri, molta emigrazione ma felici ed orgogliosi nel sentire con il batticuore il coro che intonava le canzoni natalizie!” - scrive Corrà in questo viaggio a ritroso nella fanciullezza.
Il tutto con la sfondo della valle di quando il Noce, prima della nascita del Lago di Santa Giustina, scorreva ai piedi di Revò alimentando mulini e campagne di groppello. Nostalgia ma anche speranza. Come annota nella presentazione del volumetto il presidente della Comunità val di Non, Silvano Dominici, se è vero il detto che “a Natale si è tutti un po' più buoni significa che i veri valori della festa più bella dell’anno sono ancora vivi in mezzo a consumismo, social, web e tante apparenze”. G.E.