Premio di “miss” per vacche e vitelle alla rassegna bovina di Romeno
Romeno. Mostra in tono ridotto quanto a capi in sfilata ma grande partecipazione di gente alle mostra zootecnica di Romeno che tradizionalmente si tiene in occasione della fiera di San Bartolomeo il...
Romeno. Mostra in tono ridotto quanto a capi in sfilata ma grande partecipazione di gente alle mostra zootecnica di Romeno che tradizionalmente si tiene in occasione della fiera di San Bartolomeo il primo sabato a ridosso del 24 agosto, quando cade la festa nel calendario liturgico. In campo, nella cornice del “parco di Alice” assieme anche a pecore, capre ed asinelli, dieci allevatori con 34 capi di razza Bruna e Frisona divisi tra vitelle giovani e vacche in latte.
Le premiazioni
«Le mucche sono ancora in gran parte all’alpeggio ma la qualità ha compensato la quantità e siano contenti della gente che è venuta a condividere con noi la festa», il commento di Vittorino Covi, presidente degli allevatori nonesi che ha fatto gli onori di casa con il sindaco, Luca Fattor, e ospiti di riguardo l’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli, e il presidente allevatori del Trentino, Mauro Fezzi che hanno premiato, in successione, i capi migliori. Campionessa della mostra tra le vacche in latte di razza Bruna è risultata “Payssli Birba” dell'Az. Agr. “Maso Plaz” con seconda classificata “Zara Archenemy” dell'Az. Agr. “Al Castello” di Fondo. Ruoli invertiti tra le vitelle dove ha primeggiato Hanna Falco dell'Az. Agr. “Al Castello” di Fondo, e seconda classificata Bimba Blooming dell' Az Agr. “Maso Plaz”. Per la razza Frisona campionessa della mostra tra le vacche in latte è risultata “Linda Chapeau” dell' Az. Agr. “Al Castello” e riserva è stata eletta “Ciocca Supersire” dell' Az. Agr. “Genzianella”. Infine tra le vitelle il campanaccio più ambito è andato a “Sidney Solomon” dell' Az. Agr. “Genzianella” di Romeno con seconda classificata “Liberty Casper” dell' Az. Agr. “Al Castello” di Fondo.
Il punto del presidente
Tornando alla mostra, il presidente degli allevatori nonesi, Vittorino Covi, ha fatto alcune considerazioni sull’andamento della stagione estiva e dei mercati. «L’estate, dopo le bizze della primavera era partita abbastanza bene con un buono e abbondante primo fieno. I problemi li abbiamo avuto con il secondo taglio che causa siccità ha avuto un calo del 60/70%». Covi ha anche fatto cenno alle malghe (anche se la stagione dell’alpeggio non è ancora ufficialmente finita) che fortunatamente, almeno in valle di Non, non hanno avuto danni significativi dai grandi carnivori (lupi e orsi) a parte qualche perdita di capi sulla malga di Romeno di cui però – ha detto – non si sa ancora bene il motivo.
Prezzi, buone nuove
«Il mercato, in base ai numeri che si ha fornito l’osservatorio della Federazione provinciale, sta tenendo bene e questo fa supporre un’annata sostanzialmente positiva» ha detto il presidente valligiano allevatori anche se – a suo dire – rimane molto da fare “nella qualificazione dei prodotti di montagna che non sono abbastanza enfatizzati e per quanto riguarda la divulgazione degli aspetti nutrizionali e gustativi. «Per questo è urgente un “marchio dei prodotti di montagna” e il riconoscimento “pieno” all’agricoltore di montagna del ruolo di manutentore dell’ambiente e del territorio».
Serve infine un maggiore impegno per proporre i prodotti della nostra zootecnia di montagna nella ristorazione e nelle mense scolastiche. Il finale Covi lo ha lasciato al problema dei problemi, il ricambio generazionale nel mondo zootecnico, una aspetto che – ha ribadito – merita una particolare considerazione prima che sia troppo tardi. Ad ascoltarlo come detto c’era l’assessore Zanotelli che ha assicurato la massima attenzione della Provincia per quanto riguarda le problematiche sollevate. G.E.