Letture, giochi e ninne nanne dalle maestre dell’asilo di Ton
Ton. Attività didattiche, giochi, laboratori, letture condivise. Ma anche semplicemente il messaggio della buonanotte, con una filastrocca o una ninna nanna, per sentirsi “vicini anche se lontani”....
Ton. Attività didattiche, giochi, laboratori, letture condivise. Ma anche semplicemente il messaggio della buonanotte, con una filastrocca o una ninna nanna, per sentirsi “vicini anche se lontani”. La scuola dell’infanzia di Vigo di Ton, appartenente alla Federazione provinciale, ha voluto dar vita a un gruppo WhatsApp per fare in modo che i bambini possano restare uniti anche in un momento particolare come quello che stiamo vivendo e abbiano l’opportunità di trascorrere alcuni piacevoli momenti in compagnia.
L’iniziativa è partita dalle insegnanti che, attraverso un’e-mail invitata dalla scuola ai genitori, hanno raccolto le adesioni a questa proposta innovativa per continuare a crescere insieme. Nell’arco di tre giorni l’idea è stata accolta positivamente da quasi tutte le famiglie: 33 su 35 hanno effettuato l’iscrizione e le due che non hanno aderito hanno dovuto rinunciare per problemi legati alla connessione.
Ogni giorno, dunque, viene proposta un’attività didattica mirata al periodo, in modo da dare una mano alle famiglie: vengono raccontate o lette delle storie, vengono proposti dei giochi da fare tutti insieme, come la “costruzione” di un rifugio segreto, uno spazio protetto in cui le cose di cui si ha paura rimangono fuori, ma anche lavoretti di pasta pane e altri giochi divertenti. Poi tutti mandano le foto di ciò che hanno realizzato, in modo da condividere le varie esperienze. Quando cala la sera, le insegnanti mandano un saluto per augurare la buonanotte o una filastrocca con la ninna nanna per i bimbi. La domenica, invece, visto che è il giorno di festa, tutti si devono vestire eleganti e, naturalmente, inviare le immagini sul gruppo. Ogni proposta, comunque, ha una finalità didattica importante che mira a essere d’aiuto per superare un momento complicato anche per i più piccoli.
Una proposta, quella lanciata dalle insegnanti della scuola dell’infanzia di Ton, istituto coordinato da Elena Ricci, che potrà eventualmente essere imitata (questa sarebbe la speranza delle maestre) da altre realtà scolastiche. Anche, magari, a piccoli gruppi o per classi. «Abbiamo voluto dar vita a questa iniziativa – fanno sapere le insegnanti – per renderci utili e per tenere un filo che ci tenga collegate ai bambini e alle famiglie. I piccoli aspettano tutti i giorni le attività che proponiamo, sentono il bisogno di “normalità” e di sentirsi parte della scuola. Una scuola che, in questa modalità, forse risulta ancora più inclusiva». F.B.