Le richieste della Val di Sole all’assessore alla salute 

“Ricognizione” provinciale. La Comunità invita la Segnana a visitare la casa di accoglienza disabili gestita dalla Gsh a Samoclevo, le Apsp di Malé e Pellizzano e il Centro anziani di Ossana



Val di sole. Quattro tappe per conoscere strutture, bisogni, le persone e problematiche sociali delle comunità per avviare una ricognizione che permetta di disegnare un quadro preciso delle necessità e per verificare dove e come intervenire, finalizzando al meglio gli investimenti. Questo l’obiettivo della visita, richiesta e organizzata dal presidente Guido Redolfi e dall'assessore alle politiche sociali della Comunità di Valle Luciana Pedergnana, che l’assessore alla salute della Provincia Stefania Segnana, insieme a Giancarlo Ruscitti, dirigente generale dell’assessorato, ha compiuto ieri in Val di Sole.

Quattro le strutture visitate. La prima a Samoclevo, presente anche il sindaco di Caldes, Antonio Maini, nella casa di accoglienza per disabili, recentemente inaugurata, gestita dalla cooperativa Gsh. La struttura accoglierà a breve gli utenti del Centro socio educativo di Terzolaz, 8 persone con disabilità eterogenee. Nell'edificio saranno anche disponibili 4 o 5 posti letto per utenti bisognosi di una soluzione residenziale.

Segnana è poi stata accompagnata a Malé, dove ha incontrato gli amministratori dell’Apsp Centro servizi socio-sanitari e residenziali, insieme al sindaco del capoluogo della Val di Sole, Bruno Paganini. Una struttura con 86 posti letto e 15 alloggi protetti. Terza tappa l’Apsp Bontempelli di Pellizzano Denis Cova dove insieme al sindaco e agli amministratori della struttura si è discusso di un progetto di cohousing che si intende realizzare in un edificio adiacente acquistato dalla Apsp. Nel corso dell’incontro è emerso che in valle il cohousing è un’esigenza sempre più sentita dalla popolazione. Infine, l’assessore, anche qui accolta dal sindaco, Luciano Dell’Eva, ha visitato il Centro anziani di Ossana, gestito dalla cooperativa “Il Sole” dove gravitano, quotidianamente, circa 25 persone.

«A queste seguiranno altre visite – ha detto Segnana – perché vogliamo conoscere bene le realtà delle valli per poi decidere come programmare le nostre politiche sociali e come investire al meglio le risorse, ad esempio quelle destinate allo “Spazio Argento”. Riteniamo sbagliato, come si è fatto in passato, adottare un modello di tipo orizzontale che sia unico per tutto il Trentino, perché vi sono comunità che hanno caratteristiche e bisogni diversi. Ci sembra invece opportuno – ha concluso – seguire un modello più calibrato sulle reali esigenze dei singoli territori, quanto meno nella dimensione delle Comunità di Valle».













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