«Inserite la curva dei Ridi nel piano investimenti» 

L’interrogazione. L’incrocio all’ingresso dell’abitato di Revò ora ha dei nuovi “paladini” I consiglieri provinciali del Patt Demagri, Dallapiccola e Rossi chiedono che venga migliorato


Giacomo Eccher


Revò. La curva dei Ridi all’ingresso dell’abitato di Revò all’incrocio con la diramazione verso Tregiovo e Lauregno-Proves per chi transita è sempre un rischio. Il problema, peraltro notissimo da anni, è ora al centro di una interrogazione alla giunta provinciale dei consiglieri autonomisti Paola Demagri, Michele Dallapiccola e Ugo Rossi che hanno raccolto la segnalazione allarmata di amministratori, utenti e cittadini.

«Il tratto di strada in questione – scrivono i tre (senza la firma del consigliere noneso del Patt Lorenzo Ossanna, ndr) - è gravato dal traffico pesante diretto ai magazzini Melinda della Terza Sponda, oltreché dal traffico generato dalle scuole elementari e medie a cui affluiscono gli studenti di Revò, Cagnò, Romallo, Cloz e Brez. La curva si presenta infatti molto stretta e diviene estremamente pericolosa nel caso in cui un mezzo pesante incontri un altro veicolo». Da qui la richiesta di intervenire «considerato che questa giunta più volte ha manifestato interesse per i territori decentrati, garantendo l’impegno della Provincia a favore del miglioramento della viabilità». Gli interroganti chiedono di sapere «se l’attuale esecutivo targato Fugatti intenda inserire la sistemazione del tratto di strada “curva dei Ridi” all’interno del piano degli investimenti per la viabilità della legislatura 2018-2023. In caso contrario, in che modo si intenda garantire la sicurezza degli automobilisti che quotidianamente transitano su quel tratto di strada».

Questione annosa si diceva tanto che risale al 2011 l’approvazione, da parte della commissione edilizia comunale di Revò, del progetto redatto dalla Provincia per la messa in sicurezza della curva all'intersezione con la Sp 28 Tregiovo – Frari. Il 28 marzo 2012, rispondendo ad una interrogazione della minoranza in consiglio comunale, la sindaco di Revò Yvette Maccani aveva annunciato il finanziamento di 1,4 milioni per questo progetto. Finanziamento che il successore di Alberto Pacher ai lavori pubblici, Mauro Gilmozzi, aveva poi traslato sui bilancio d’investimento successivi al 2018. Quindi tutto daccapo.

Per la sistemazione della curva dei Ridi, che qualcuno ha battezzato “curva della morte” (anche se in realtà, fortunatamente, decessi non ne ha provocato ma solo tanta paura), si è battuta per anni, invano, la ex consigliera Caterina Dominici che anche recentemente, con una lettera pubblica, aveva sollevato il problema che nei giorni scorsi era stato accentuato da un cantiere per la posa di tubazioni con l’attivazione di un semaforo a tempo che provocava lunghe code. La tratta è inserita nella Ss 42 del Tonale e della Mendola sulla quale ogni giorno transitano pure gli autoarticolati che caricano le mele Melinda ai consorzi di Revò e Sabac di Brez.













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