In Val di Sole i martedì dello scazzone

VAL DI SOLE. In Val di Sole il 47% del territorio è protetto dalla Rete europea Natura 2000, che comprende Parco Nazionale dello Stelvio, Rete di Riserve Alto Noce e Parco Naturale Adamello Brenta....



VAL DI SOLE. In Val di Sole il 47% del territorio è protetto dalla Rete europea Natura 2000, che comprende Parco Nazionale dello Stelvio, Rete di Riserve Alto Noce e Parco Naturale Adamello Brenta. Per festeggiare questo incredibile patrimonio di biodiversità, la Rete di Riserve in collaborazione con Muse, Parco dello Stelvio e Servizio foreste e fauna organizza un ciclo di incontri dedicati alla biodiversità. Ogni primo (o quasi) martedì del mese si potranno conoscere meglio alcuni aspetti di pregio e di pericolo della biodiversità in Val di Sole. “I martedì dello scazzone” (in dialetto cavedon) è una iniziativa dedicata a questo simpatico pesce protetto dalla normativa europea Natura 2000, che ormai sta scomparendo dalle acque della Val di Sole. Ogni primo (o quasi) martedì del mese ci si incontra quindi per parlare di biodiversità nella sala assemblee della Comunità della Valle di Sole, a Malé. Il primo incontro (5 giugno) è particolarmente importante perché si parlerà dell'espansione del Poligono del Giappone (Reynoutria Japonica) lungo il corso del Noce, lungo i bordi di strade e ferrovie e nei prati. Questa pianta è inserita nella lista delle 100 specie più invasive del mondo. La sua espansione favorisce l’erosione del suolo, può compromettere la stabilità degli argini dei corsi d’acqua e negli spazi urbanizzati può spaccare muri e pavimentazioni con i rizomi. Durante la serata si capirà, grazie all’aiuto di un esperto, come contenerne l’espansione e soprattutto come non favorire la sua diffusione. Attenzione: tagliarla senza conoscerla può favorire la sua espansione. Gli altri incontri saranno dedicati ai pipistrelli (17 luglio), con consegna della bat box, all’orso bruno (7 agosto), alle farfalle dei prati della Val di Sole (4 settembre), al ritorno del lupo (2 ottobre) e al pericolo derivante dai nuovi contaminanti emergenti (6 novembre). (s.z.)















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