«Deposito corriere, nulla è cambiato» 

Cles. Deposito ex Bentivoglio di Trentino Trasporti, niente di nuovo sotto il sole, nonostante il costo annuo di 65.000 euro di solo affitto in capo al bilancio dell’azienda. A sottolinearlo, tra...



Cles. Deposito ex Bentivoglio di Trentino Trasporti, niente di nuovo sotto il sole, nonostante il costo annuo di 65.000 euro di solo affitto in capo al bilancio dell’azienda. A sottolinearlo, tra amarezza e ironia, è il Sindacato Uil Trasporti del Trentino che da tempo ha messo nel mirino le condizioni quasi da terzo mondo con cui gli operatori del servizio di trasporto pubblici che hanno accesso per servizio al capannone sono costretti a convivere. Qualcosa comunque si è mosso, ma certo non nella direzione sperata, anzi, come talvolta si dice con gergo popolare, qui “il tacon è peggio del buso!”.

Un bidone di colore

Ma ecco che cosa scrive il sindacato in una nota stampa. “Sono passati pochi mesi dalle nostre segnalazioni che riguardano le condizioni del capannone Bentivoglio a Cles (deposito corriere Trentino Trasporti). Il bagno degli autisti è stato sistemato con un bidone di colore, e con l’occasione hanno pitturato anche la turca, la nostra preoccupazione è che non chiamino la stessa ditta di imbianchini per asfaltare il tanto promesso piazzale antistante il capannone. Abbiamo scoperto altre problematiche non di poco conto”.

Gli estintori

“All’interno del deposito dove sono parcheggiate una quindicina di corriere - prosegue la Uil Trasporti - esistono solo due estintori: un po’ pochi, a nostro avviso. Andrebbero pure messi dei manicotti da usare in caso d’ incendio e questo non è nulla rispetto alle griglie sul pavimento, che, se la corriera dovesse avere perdite di olio o di liquidi inquinanti, andrebbero presumibilmente a finire nel canale.

La pulizia

La pulizia del deposito è precaria ci sono ancora quadri elettrici aperti. Sollecitiamo l’azienda nel trovare al più presto un posto idoneo nel parcheggiare tutti i mezzi visto che con l’affitto annuale oneroso di 65.000 euro si può chiedere e pretendere delle condizioni più idonee. Questo è proprio uno spreco di denaro pubblico”. G.E.















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