«Ciao Silvia, lassù ti aspetta Davide il tuo grande amico»
Rabbi, all’ultimo saluto alla giovane anche un ricordo del ragazzo di Taio: «Dacci la speranza per andare avanti»
RABBI. Giornata di grande commozione in Val di Rabbi, dove ieri pomeriggio un’intera comunità si è stretta vicino alla bara di Silvia Valorz per tributare un meritato saluto alla sfortunata 20enne di San Bernardo. Silvia, dopo una lunga malattia, se n’è andata domenica dopo una guerra contro un tumore combattuta sempre a testa alta, un coraggio che non è certo passato inosservato a chi la conosceva e a chi le voleva bene. E così, ieri pomeriggio, tutta la comunità rabbiese si è radunata alla chiesa parrocchiale di San Bernardo per salutarla. C’erano i compagni di squadra dello Sci Club Rabbi, c’erano gli amici del gruppo folk “I quater sauti rabiesi”, c’era la Sat, c’erano i colleghi del Molino Ruatti di Pracorno e quelli della Malga Juribello. E c’era soprattutto tanta gente comune che ha voluto stringersi attorno alla famiglia di Silvia per portare conforto a papà Luciano, a mamma Sonia, alla sorella gemella Elena e al fratello Marco.
A don Renato Pellegrini è poi spettato il compito di trovare le giuste parole per dare spiegazioni a una tragedia ingiusta e disumana. Il parroco della Val di Rabbi che ha esordito dicendo: «Vorrei dire parole non vuote, concetti non superficiali, ma oggi è davvero difficile esprimere un qualcosa che possa dare conforto ai nostri cuori. In questo giorno è impossibile trovare il perché di una tragedia che ci lascia qui in silenzio, tristi e disarmati. Vorrei quindi che questa celebrazione diventasse un momento di ascolto del dolore, perché al momento ciò che esce dal nostro cuore è solo un grido di tristezza e di rabbia. Silvia è stata per la sua famiglia e per la nostra comunità un dono meraviglioso, un raggio di sole che ha reso più bella la nostra vita. Dall’alto ci auguriamo che lei possa asciugare le nostre lacrime e darci la speranza per andare a avanti, e siamo sicuri che lì, sulle porte del Paradiso, troverà ad attenderla Davide Chini, il suo grande amico che, in maniera davvero beffarda, è volato in cielo la scorsa settimana».
Infine, prima della mesta processione verso il cimitero, in tanti dal pulpito della chiesa hanno voluto salutare per l’ultima volta la loro amata Silvia. Nell’ordine hanno preso la parola gli zii, i cugini, gli amici del folk, i colleghi del Molino Ruatti e della Malga Juribello e i coscritti della classe 1996, mentre gli ex compagni dello Sci Club Rabbi hanno voluto tributare alla ventenne di Rabbi un ultimo saluto che ha commosso tutti. Con la musica delle chitarre e la voce spezzata dal pianto, la chiesa è stata invasa dalla melodia di “Come un pittore” dei Modà e di Jarabe de Palo, la canzone del cuore di questa sfortunata ragazza che ha pagato un salatissimo conto al destino.
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