A Casa de Gentili tre giorni dedicati a Fausto Melotti
Sanzeno. Da domani a domenica a Casa de Gentili appuntamento con il terzo degli “ospiti d’onore”, Fausto Melotti (1901 – 1986), che completa la trilogia di questa edizione dell’iniziativa ideata dal...
Sanzeno. Da domani a domenica a Casa de Gentili appuntamento con il terzo degli “ospiti d’onore”, Fausto Melotti (1901 – 1986), che completa la trilogia di questa edizione dell’iniziativa ideata dal Centro Culturale d’Anaunia, iniziata con il rococò di Jacopo Amigoni (il 9-10 novembre) e proseguita lo scorso fine settimana con la metafisica di Giorgio De Chirico.
Il programma inizia venerdì alle 20.30 nella sala di Casa de Gentili con la conferenza: “Fausto Melotti, una biografia possibile tra immagini e parole”, relatori gli storici dell’arte Federico Mazzonelli e Paolo Repetto. A seguire la visita all’opera esposta nella “Sala degli stucchi” del Palazzo, con una degustazione a tema curata da Osteria Casa de Gentili; partecipazione libera e gratuita. Sabato invece, nella sala mostre del palazzo sarà in visione l’opera di Melotti “La Creazione del Mondo” con orario 10- 12/ 15 – 18, ingresso libero. Un autore, Fausto Melotti, la cui arte è “una delicata sintesi che evita ogni pesantezza cerebrale per farsi esplicitamente spirituale” - scrivono gli organizzatori nelle brossure che illustra l’evento. Fausto Melotti infatti, è una di quelle figure della storia dell’arte e del pensiero che non si lasciano ridurre a una categoria specifica quale «scultore» o «poeta». Ingegnere di formazione e artista per vocazione, Melotti ha attraversato un periodo storico durante il quale, nell’Italia delle innovazioni industriali e dei ricordi di guerra più o meno lontani, l’astrazione venne riconosciuta soltanto vari decenni dopo le sue prime manifestazioni. La sua scultura, che non lavora più sul togliere dal pieno, ma sul ‘far emergere’ dal vuoto, è l’espressione di una sintesi che evita ogni pesantezza cerebrale e si vuole esplicitamente spirituale. Nato a Rovereto l’8 giugno 1901, Melotti si era trasferito a Firenze nel 1915 e dopo aver frequentato la Facoltà di Fisica e Matematica a Pisa si è laureato nel 1924 al Politecnico di Milano in ingegneria elettrotecnica. I suoi interessi si sono indirizzati però verso la musica e le arti visive. A Torino ha frequentato lo studio di Pietro Canonica, e a Milano l’Accademia di Brera alla scuola di Adolfo Wildt, dove nel 1928 ha conseguito il diploma. Nel 1935 ha aderito al movimento dell’astrattismo internazionale “Abstraction-Creation”. G.E.