il processo

'Ndrangheta in Trentino, disposta una perizia sulla salute di Schina

Per la difesa lo stato della malattia gli causerebbe un legittimo impedimento a partecipare al processo. Udienza rinviata al 6 dicembre



TRENTO. Il Tribunale di Trento, in composizione collegiale, ha disposto una perizia medica sullo stato di salute di Alessandro Schina, imputato nell'ambito del procedimento scaturito dall'indagine 'Perfido' sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta nel settore del porfido in Trentino. La corte, che ha incaricato un medico specialistico per l'approfondimento, ha rinviato l'udienza dibattimentale al prossimo 6 dicembre.

Nell'autunno del 2021 Schina, indicato dall'accusa come uno degli affiliati all'associazione a delinquere scoperta in Trentino dalle indagini dei carabinieri del Ros, era stato liberato con sentenza della Corte di Cassazione, che aveva annullato l'ordinanza di custodia cautelare.

Attualmente, secondo la tesi avanzata dalla difesa, lo stato della malattia gli causerebbe un legittimo impedimento a partecipare al processo. Nello stesso filone processuale risulta imputato anche Vincenzo Vozzo.













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