Artisti, premi Nobel e Oscar, l'IA generativa ci minaccia

Appello contro il training non autorizzato con le opere creative

ROMA


(ANSA) - ROMA, 22 OTT - "L'uso non autorizzato di opere creative per la formazione dell'IA generativa è una grande quanto ingiusta minaccia per i mezzi di sussistenza delle persone dietro quelle opere e non deve essere consentito". È il senso della dichiarazione-appello firmata da oltre 6.500 persone, in gran parte musicisti, scrittori, attori, artisti, fotografi e altro ancora, compresi autori vincitori del Nobel, attori vincitori dell'Oscar, compositori vincitori di Oscar e musicisti multiplatino. L'appello è stato firmato anche da un certo numero di dirigenti delle aziende creative e delle organizzazioni dei diritti musicali. "Molte aziende di intelligenza artificiale generativa - viene sottolineato nella dichiarazione - si allenano sul lavoro dei creatori senza una licenza per farlo: questo è un grosso problema per molti artisti, musicisti, attori, autori e altri creatori il cui lavoro è sfruttato da società di intelligenza artificiale. Questo è un momento critico per i creatori di tutto il mondo: negli Stati Uniti ci sono più cause continue che sono state introdotte a causa di un training senza licenza; nel Regno Unito il governo ha affermato che vorrebbe cambiare la legge sul copyright e consentire alle società di intelligenza artificiale di formarsi sul lavoro protetto da copyright senza dover richiedere un'autorizzazione. Pensiamo che sia importante ascoltare direttamente dai creatori il cui lavoro viene sfruttato". Tra i firmatari, attori come Julianne Moore, Kevin Bacon, Rosario Dawson, F. Murray Abraham, scrittori come Kazuo Ishiguro, Paula Hawkins, Philla Gregory, musicisti come Thom Yorke, Max Richter, Robert Smith, Ed o'Brian. Decine le associazioni che hanno sottoscritto il documento, dall'AIM - The Association of Independent Music (UK) all'Association of American Publishers, da Hachette Book Group alla nostra Fimi, la federazione dell'industria musicale. (ANSA).













Scuola & Ricerca

In primo piano