Molestie e percosse, uno sconosciuto terrorizza Bolzano. Ma nessuno lo ferma
Da oltre due mesi i passanti del centro sono in balia di questo individuo: ingiurie, aggressioni, lanci di bottiglie
BOLZANO. «Tengo qui sul banco dei gelati lo spray al peperoncino, ma non ho mai avuto il coraggio di usarlo. Quando arriva quell’energumeno incomincio a tremare come una foglia. È accaduto lo stesso al banchetto dei würstel in piazza Erbe, allo sportello bancomat nei pressi, a tanti passanti. Un pazzo, e nessuno fa nulla. Ieri è arrivato qui da me, ha tentato di tirarmi giù dal furgone strappandomi la maglietta, poi ha preso una bottiglia di vetro e l’ha scaraventata contro i passanti».
A parlare è Maria Pelle, storica titolare del furgoncino per la vendita dei gelati che da tre decenni sosta in piazza del Grano. Ieri, dopo quasi tre mesi di molestie, aggressioni verbali e fisiche, percosse ingiurie e quant’altro, non ce l’ha più fatta e ha sporto denuncia.
«Mary ice cream», vendi gelati a bolzanini e turisti. Lo fai da decenni, lavoro tranquillo ma ne hai viste di tutti i colori, però quelle denunciate ieri mattina alla stazione dei carabinieri passano decisamente il segno. «Un uomo apparentemente fuori di testa», recita testualmente la querela. «Terrorizza tutto il centro storico, inveisce e minaccia i commercianti, a volte si denuda, sui social se ne parla molto, addirittura una commessa che conosco, della profumeria Thaler, è stata molestata sessualmente da quest’uomo».
Originario dell’est, non è dato sapere esattamente di che paese, l’uomo inveisce spesso contro chiunque, indisturbato. Al banchetto di piazza del Grano ora stazionano due o più ragazzi. Non stanno aspettando il cono gelato per rinfrescarsi dalla calura. Li ha chiamati la titolare, perché facciano la guardia. Passa una signora, è stata convocata per stamattina dai carabinieri, perché la denuncia della gelataia, l’unica fino ad ora ad aver avuto il coraggio, ha smosso le acque. «Mi ha presa da dietro al bancomat di piazza Erbe», racconta.
«Gesti volgari, offese pesantissime, minacce». Il peggio comunque pare lo abbia dato al banchetto dei gelati. Ancora dalla querela: «Inveisce contro di me in modo aggressivo, una volta è passato di qui con solo un piccolo asciugamano che gli copriva i genitali». Due giorni fa, l’aggressione clou: «È quasi riuscito a strapparmi la maglietta. A quel punto ho gridato e questo deve averlo intimorito».
La gelataia ha quindi chiamato le forze dell’ordine, arrivate però ore dopo. L’aggressore è quindi ripassato sul posto alla presenza dei vigili urbani; vista la vigilanza se n’è andato, per poi ritornare però appena la municipale se n’era andata. Tono minaccioso, parole incomprensibili, «ha afferrato una bottiglia di birra che era sul mio banco, che per fortuna era vuota in quanto lì solo per esposizione, inizialmente l’ha brandita per poi lanciarla contro un passante, che per fortuna è riuscito a scansarla.
Una scheggia però ha colpito uno dei miei ragazzi ad una gamba». Le “guardie del corpo” della gelataia l’hanno seguito, aiutando i carabinieri a identificarlo: era in mutande, in via Sciliar. «Ma poi non è successo mica niente». Dalle foto sui social, la gelataia sostiene che si tratti dello stesso molestatore dei bus, specie sulla linea 10.(da.pa)