Modifica alla legge sui grandi carnivori, proteste dagli animalisti: “In violazione della direttiva Habitat”
Secondo Enpa, la proposta di modifica alla legge provinciale, non impugnata dall’esecutivo "è assurda e ingiustificata"
IL CASO Orsi: abbattimento di 8 capi "per legge", ma per Fugatti sono pochi
TRENTO. "Se davvero il governo non intende impugnare l'orribile modifica della legge 9 del 2018, passata addirittura in un provvedimento di assestamento di bilancio, si renderebbe responsabile dell'apertura di procedure di infrazione a livello europeo per la violazione della direttiva Habitat. La legge di Fugatti dell'8 agosto scorso, infatti, è assurda e ingiustificata e prevede addirittura la possibilità di uccidere un orso se solo osa avvicinarsi ad una casa disabitata in montagna".
È quanto afferma in una nota l’Ente nazionale protezione animali (Enpa). "Quello che è in corso nel nostro Paese è un arretramento di ogni politica sulla biodiversità, l'utilizzo di un linguaggio improntato ad un vero odio verso i selvatici. Intanto il parlamento vota un decreto che viola il Regolamento europeo sul piombo, dà mano libera alle regioni sui calendari venatori e impedisce ai Tar di concedere la sospensiva cautelare dei calendari stessi su ricorso delle associazioni animaliste e ambientaliste", conclude l'associazione.
Secondo l'Oipa invece il presidente della provincia “si compiace perché il governo non ha impugnato la legge trentina che "rende più agevole l'iter per l'abbattimento degli orsi", osservando che "c'è un'apertura del governo sulla possibilità di arrivare all'abbattimento di otto esemplari all'anno per tre anni", dall'altra "la giunta provinciale ha stanziato 3 milioni di euro per i prossimi nove anni aderendo al progetto europeo Life NatConnect 2030 che punta a favorire la conservazione della biodiversità".
Secondo l’Oipa, gli obiettivi che quest’ultimo progetto si prefigge di raggiungere “non sembrano avere mai ispirato la gestione della fauna della Provincia di Trento. Persino la creazione di corridoi ecologici, da noi proposti da sempre alla Provincia ed al Ministero, ora sono assunti come strategici, quando solo poco più di un mese fa lo stesso Fugatti li aveva bocciati e non ricompresi nel suo programma elettorale".
"Forse nell'approssimarsi delle elezioni, la giunta Fugatti spera di riconquistare voti persi degli amici della fauna, che in questi anni ha fatto le spese di una gestione assai poco oculata, con le tragiche conseguenze conosciute anche a livello nazionale", conclude l'organizzazione.