Medicina, Bolzano punta ad aprire una sede dell’Università privata di Salisburgo
Provincia, Azienda sanitaria e l'Università privata Paracelsus (Pmu) hanno siglato firmato una lettera d’intenti che sarà seguita da uno specifico accordo. L'assessore provinciale Widmann: «Si punta a garantire nel lungo periodo il fabbisogno di personale medico alla popolazione altoatesina»
BOLZANO. Viene intensificata la cooperazione tra la Provincia di Bolzano, l'Azienda sanitaria e l'Università privata Paracelsus (Pmu) di Salisburgo con l'obiettivo di creare una sede in Alto Adige. I primi passi erano stati avviati nella primavera del 2020.
Esiste già una cooperazione che riguarda in particolare la messa a disposizione da parte della Pmu di posti di studio nella Facoltà di medicina per studenti altoatesini a Salisburgo, lo svolgimento di parti di questo studio presso apposite strutture sanitarie altoatesine, nonché la partecipazione del personale medico locale alla didattica. È inoltre in programma l'istituzione di un fondo comune per il finanziamento della ricerca finalizzato ad una maggiore cooperazione scientifica.
I partner dell'accordo concordano sul fatto che questa cooperazione debba essere gradualmente intensificata, fino alla creazione di una sede dell'Università medica privata Paracelsus di Salisburgo in Alto Adige. In questo contesto i tre partner della cooperazione hanno firmato una cosiddetta lettera d'intenti nella quale si afferma che l'obiettivo dei partner è quello di stabilire una sede Pmu in Provincia di Bolzano, accreditata secondo la legge austriaca ed approvata secondo il diritto universitario italiano. Per l'istituzione di questa sede dovrà essere sottoscritto a tempo debito un ulteriore accordo.
L'assessore provinciale alla salute, Thomas Widmann, ha sottolineato l'importanza della cooperazione ed afferma che «il graduale riconoscimento degli ospedali e dei reparti sanitari altoatesini come ospedali universitari o dipartimenti didattici della Pmu con il marchio "Paracelsus Medical Private University" vuole essere un contributo tributo significativo per garantire nel lungo periodo il fabbisogno di personale medico ed una qualificata assistenza per la popolazione altoatesina».
Il direttore generale dell'Azienda sanitaria, Florian Zerzer, si è dichiarato particolarmente soddisfatto della collaborazione con la Pmu in quanto «si tratta di un modello sotto il profilo della strategia innovativa e della qualità assistenziale dei pazienti».