Troppi ancora non rispettano le direttive
Vallelaghi. Sono sette i casi positivi nel comune di Vallelaghi. Il sindaco Gianni Bressan ha diffuso, martedì, una lettera ai suoi concittadini. «Spiace constatare che nonostante le ripetute ed...
Vallelaghi. Sono sette i casi positivi nel comune di Vallelaghi. Il sindaco Gianni Bressan ha diffuso, martedì, una lettera ai suoi concittadini. «Spiace constatare che nonostante le ripetute ed insistenti comunicazione impartite dal Governo, dalla Provincia, dal Comune e da tutte le forze dell’ordine, rispetto alla massima limitazione degli spostamenti, c’è ancora una percentuale importante di abitanti che, incuranti delle direttive dei vari DPCM emessi sulla diffusione del Coronavirus, si muovono sul territorio comunale senza ragione. Per evitare la diffusione del virus – scrive il sindaco – non c’è altra scelta che rimanere dentro le mura della propria casa, del proprio giardino o nei pressi della propria abitazione. Non possiamo mollare la presa e dobbiamo mantenere saldo l’obiettivo: limitare al massimo le interazioni sociali per frenare il contagio».
Invitando tutti a mantenere un comportamento di «massima responsabilità» e di forte senso civico il sindaco ricorda che non è consentito: «Uscire più volte al giorno per fare la spesa; tagliare legna o fare “la part” nei boschi; fare gite nelle zone montane o verso le seconde case; ritrovarsi in più persone in cantine, taverne o in spazi aperti; andare al parco giochi; fare passeggiate lungo le ciclabili, strade secondarie o sentieri; fare sport all’aria aperta in spazi pubblici». Bressan conclude con «un accorato appello allo scrupoloso rispetto delle disposizione di legge al fine di contenere l’espandersi del contagio», ricordando che «nessuno si può permettere di ritenersi immune dal contagio, se non rispetta queste semplici norme», evidenziando «le punizioni più severe per chi continua a uscire di casa senza motivo e la denuncia penale per procurata epidemia a chi viola la quarantena». E.Z.