Storie di vita e di emergenza, un mosaico che diventerà un libro
Mezzolombardo. Scrivere un libro con testimonianze su questo periodo di emergenza, non è un’idea proprio originale visto che ci hanno pensato anche l’associazione Arci di Trento e alcune case...
Mezzolombardo. Scrivere un libro con testimonianze su questo periodo di emergenza, non è un’idea proprio originale visto che ci hanno pensato anche l’associazione Arci di Trento e alcune case editrici, che stanno chiedendo agli scrittori di mandare i propri racconti sul tema. In ogni caso il Gruppo In-pagina è più avanti: il libro infatti è già iniziato da due settimane.
La proposta è arrivata al gruppo - non più ufficialmente costituito ma comunque operativo - da Anna Tava, che sta impaginando le storie che le arrivano via e-mail. «Si tratta di testimonianze o della rielaborazione in forma narrativa di notizie diffuse da televisione e social» spiega Tava. C’è chi ha riscoperto il rapporto con i vicini, scambiandosi saluti e chiacchiere dai balconi, chi narra della convivenza con un marito violento, c’è chi ha ritirato fuori gli acquerelli e chi è in pena per la madre anziana, caduta e operata, alla quale non si può fare visita; e molti altri fatti che costruiscono il mosaico di questa realtà modificata dal virus.
Il libro verrà poi stampato e regalato agli amici, ma una copia arriverà anche alla biblioteca comunale. «È un modo per fare memoria; fra qualche anno ci sembrerà strano aver vissuto questa prigionia e queste preoccupazioni» commenta Anna Tava, che sta lavorando al computer anche per correggere e impaginare i testi dei partecipanti al suo corso di scrittura on line “Un libro tutto mio”. Il percorso, ormai una ventina di giorni fa, prevedeva di dar forma ad un libro personale, sostenuti dalle correzioni della conduttrice e da brevi dispense sulle tecniche base dello scrivere. «Ho raggiunto subito i 15 partecipanti, poi uno si è ritirato. Fra tutti c’è grande entusiasmo, però c’è chi è a buon punto e chi, invece, arranca. Bisogna dire che qualcuno è a riposo e qualcun altro ha dovuto imparare le modalità del telelavoro rimanendo senza energie, almeno riguardo al Pc» racconta la scrittrice di Mezzolombardo.
Il corso ha già raggiunto un primo bell’obiettivo portando, grazie alle iscrizioni, 280 euro nelle casse del Tavolo della solidarietà.